Intervento di Lorenzo Coradeschi, esponente della Lista Sinistra per Siena, che sostiene Laura Vigni

Riceviamo e pubblichiamo nota stampa di Lorenzo Coradeschi rappresentante della Lista Sinistra per Siena che sostiene la candidatura a sindaco di Laura Vigni
SIENA. La presentazione in questi giorni della risalita dalla Stazione all’Antiporto da parte della Giunta Comunale uscente e la piccola polemica seguita sui giornali riguardo la mancata accessibilità ai disabili, destano amarezza e rabbia in chi, come me, da anni si è battuto per evitare questa discriminazione e clamorosa violazione della legge.
Già nel lontano 2004, avendo sentito parlare della progettazione di detta risalita, avevo avuto contatti con il sindaco Cenni e con l’assessore ai lavori pubblici per chiedere delucidazioni a riguardo: mi era sempre stato detto che l’opera sarebbe stata realizzata a norma di legge per le barriere architettoniche, ma non ero riuscito mai a visionare il progetto in cartaceo e non sono riuscito mai ad avere la relazione scritta dell’ingegnere progettista (obbligatoria per legge) nella quale spiegava come sarebbero state abbattute le barriere architettoniche, perché le persone disabili potessero usufruirne. Nel 2006 sono stato eletto consigliere della Circoscrizione 5 ed essendo membro della Commissione Assetto del Territorio mi sono subito preoccupato di sapere a che punto era la progettazione della Risalita, ho fatto varie interrogazioni alle quali non ho mai avuto risposta scritta.
Più volte sono stato a parlare con l’ing Pignata e l’ing. Fontani, sperando che mi facessero vedere sia il progetto che la relazione che io richiedevo, ma questo non è mai successo. Intanto i lavori erano incominciati. Sono passati gli anni ma non mi è mai stato permesso di vedere il progetto: mi dicevano che tutto era a norma, ma non riuscivo a capire perché questa segretezza sulla visione del progetto.
Ora che siamo giunti alla conclusione ho capito il perché di tutta questa segretezza: la risalita della Stazione non è a norma per quanto concerne l’abbattimento delle barriere architettoniche, il Comune di Siena ed i suoi ingegneri hanno speso soldi della comunità facendo un’opera che non rispetta le leggi nazionali e regionali sull’abbattimento delle barriere architettoniche.
Negli ultimi mesi dopo aver saputo che la risalita non era a norma abbiamo avuto come Consulta Disabili alcuni incontri con l’assessore Minuti il quale ci ha assicurato che in seguito verrà progettato un nuovo percorso che potrà essere usufruito anche dalle persone disabili.
Però, avendo potuto leggere in Circoscrizione il bilancio di spesa triennale del Comune, non ho trovato nessuno specifico finanziamento per detto progetto. Immagino quindi che dovremo aspettare diversi anni prima che sia realizzato.
Nel frattempo i disabili che vorranno andare alla stazione o viceversa salire verso via Cavour si dovranno accontentare dell’utilizzo dei taxi proposti dal Comune, che però intanto ha abolito il rimborso della spesa per i taxi ai disabili senesi.
Purtroppo non è solo il sindaco Cenni che ha trascurato il problema della mobilità dei disabili a Siena ma anche Piccini: la risalite del Costone, così come l’accesso dal parcheggio di Santa Caterina, sono inaccessibili per i disabili, mentre la risalita di San Francesco può essere considerata parzialmente accessibile, perché è provvista di servo scala, mezzo spesso guasto e comunque non ritenuto per legge idoneo al superamento di dislivelli superiori ai 4 metri, qui abbondantemente superata.
Che Siena sia una città naturalmente difficile per i disabili è noto, ma da parte del Comune in questi anni è mancata la volontà di realizzare un vero sistema di mobilità accessibile (trasporto pubblico locale, nuovi impianti di risalita): molte altre città italiane con uguale orografia e meno risorse finanziarie lo hanno fatto rispettando la legge che dovrebbe valere per tutti.
Lorenzo Coradeschi
Lista Sinistra per Siena