La protesta di Abbadia Futura
ABBADIA SAN SALVATORE. Cento tonnellate al giorno di rifiuti arriveranno dalla Regione Calabria nella nostra discarica di Poggio La Billa a partire da questo mese e nel mese di settembre. E’ stata questa la decisione presa dall’alto nella Giunta Regionale Rossi. Quest’ultimo – ricordiamocelo – è quel presidente che ha affermato che l’Amiata è “zona sacrificabile” per il bene della Toscana. La popolazione locale anche questa volta è stata tenuta all’oscuro di tutto e avvertita a cose già fatte. Ma dov’erano, e dove sono, gli Amministratori, quelli che dovrebbero tutelare i cittadini operando nel loro interesse? Per un paese come il nostro, dalle non sottovalutabili qualità, avere una discarica di tale portata è un grosso ostacolo. Inutile riempirsi la bocca con parole come “turismo” quando non si fa niente per impedire di diventare la pattumiera del Centro-Italia, sempre più sottoposti anche a minacce di centrali geotermoelettriche nel territorio comunale che nessun altro paese turistico vorrebbe mai.
E’ recente la notizia che per rientrare nel circuito della Via Francigena ci vedremo costretti a far passare i pellegrini non per la strada originaria ma nelle adiacenze della discarica. Questa è un’ enorme contraddizione e un pessimo biglietto da visita, soprattutto se la discarica aumenterà ulteriormente di volume. Noi chiediamo l’interruzione dello scarico di rifiuti a Poggio La Billa perché abbiamo già fatto la nostra parte senza mai ottenere alcun vantaggio. Ma soprattutto esigiamo che gli Amministratori locali escano dal silenzio prendendo una posizione chiara e precisa sulla vicenda. L’ultimo è un invito rivolto al presidente Rossi ad andarci più cauto nelle considerazioni e affermazioni perché i cittadini sono sempre più indisponibili a farsi mancare di rispetto da chi vuol dettare dall’alto inaccettabili direttive. Cari politici regionali e non, Abbadia San Salvatore e l’Amiata sono ben altro da ciò che vorreste farle diventare; mettetevelo in testa.
Movimento Abbadia Futura