SIENA. “Da soli si va veloce insieme andiamo lontano”. Stefano Bonaccini termina così la due giorni di Milano.
Insieme abbiamo costruito e arricchito di contenuti la proposta programmatica a sostegno della candidatura di Stefano Bonaccini a segretario nazionale del Partito
Democratico. Tanta partecipazione, tanti giovani, tanti elettori, militanti, tanti sindaci ed amministratori locali da tanti comuni di tutta Italia, rappresentanti delle categorie, del mondo sindacale, delle imprese e delle professioni insieme per sostenere Stefano Bonaccini e per
contribuire alla definizione degli obiettivi che dovrà perseguire quando sarà segretario del Partito Democratico.
“Si respira aria di concretezza e voglia di fare, – afferma Gabriele Berni
coordinatore della mozione Bonaccini in provincia di Siena – tanta energia e determinazione, idee chiare e linguaggio diretto. Si torna via con una speranza rigenerata che il Partito
Democratico con Stefano Bonaccini, possa recuperare una dimensione popolare, che vuol dire prima di tutto essere utile al paese. È stato bello ed anche emozionante prendere parte
ad un momento di grande partecipazione che ha visto la presenza ed il contributo di tante
competenze, vissuti ed esperienze. Molteplici i temi affrontati per arrivare a comporre una proposta in grado di dare risposte concrete alle sfide del nostro tempo, analizzare la
complessità della società attuale e definire gli obiettivi per il suo miglioramento. Dal lavoro
all’ambiente, la cultura, la sanità, l’istruzione, i diritti e le libertà, tutti temi declinati con un minimo comune denominatore che è l’universalita di accesso ai servizi, la valorizzazione del merito, della qualità e delle competenze ed il miglioramento delle condizioni di vita di tutti coloro che vivono del proprio lavoro. Una riflessione profonda è stata fatta anche sul ruolo dei partiti ed in questo del Partito Democratico e della sua organizzazione perché possa
tornare ad essere funzionale alla ricostruzione di un rapporto con la società a partire dal radicamento territoriale e dalla relazione con le persone. Sono molto entusiasta della
numerosa presenza delle giovani generazioni e del modo con cui Bonaccini ha affrontato i temi che riguardano il loro futuro. Torniamo a casa consapevoli e convinti che Stefano Bonaccini si è preso un impegno assolutamente necessario quanto fondamentale, ovvero quello di dover cambiare il PD cambiando la sua classe dirigente, perché, come ha detto Antonio Decaro, sindaco di Bari, presidente dell’Associazione dei sindaci e sostenitore di Bonaccini, “in questi anni si sono visti incapaci promossi con ruoli di governo perché inseriti nella corrente giusta e questo non deve più accadere, non dovranno più esistere posizioni di rendita e paracadute, ma competenza e radicamento sul territorio”.