SIENA. Gabriello Mancini, presidente della Fondazione Mps e vicepresidente dell'Acri, intervenendo alla manifestazione "Governoincontra", ha chiesto una riforma della disciplina delle "persone giuridiche private" del codice civile che porti a superare "la specialità giuridica delle Fondazioni di origine bancaria", che devono essere "naturalmente ricomprese nel corpo unico proprio degli enti non lucrativi".
Le Fondazioni, ha ricordato Mancini, sono "punto di riferimento" di un "esteso universo civile e sociale", un ruolo a cui "non siamo venuti meno" neppure in questa fase di difficoltà". "Tutto questo lo possiamo e lo dobbiamo fare chiedendo in cambio il rispetto totale, e da parte di tutti, della nostra natura giuridica privata e della nostra totale autonomia, pur operando in piena sintonia con tutti". I tentativi di riforma del Codice civile che ci riguardano non hanno raggiunto il traguardo nella passata legislatura, nonostante fosse stata elaborata una proposta del Ministero dell'Economia alla quale attraverso l'Acri abbiamo attivamente collaborato". Poi, "nell'attuale legislatura sono in corso di presentazione proposte legislative che chiediamo vengano esaminate dal Parlamento. Le poche norme del Codice civile vigente sopravvissute alle decisioni della Corte costituzionale sono del tutto inadeguate e insufficienti. Chiediamo una normativa civilistica che fissi principi generali a cui deve uniformarsi la legislazione di settore, cresciuta in modo disordinato con risultati non positivi".
Le Fondazioni, ha ricordato Mancini, sono "punto di riferimento" di un "esteso universo civile e sociale", un ruolo a cui "non siamo venuti meno" neppure in questa fase di difficoltà". "Tutto questo lo possiamo e lo dobbiamo fare chiedendo in cambio il rispetto totale, e da parte di tutti, della nostra natura giuridica privata e della nostra totale autonomia, pur operando in piena sintonia con tutti". I tentativi di riforma del Codice civile che ci riguardano non hanno raggiunto il traguardo nella passata legislatura, nonostante fosse stata elaborata una proposta del Ministero dell'Economia alla quale attraverso l'Acri abbiamo attivamente collaborato". Poi, "nell'attuale legislatura sono in corso di presentazione proposte legislative che chiediamo vengano esaminate dal Parlamento. Le poche norme del Codice civile vigente sopravvissute alle decisioni della Corte costituzionale sono del tutto inadeguate e insufficienti. Chiediamo una normativa civilistica che fissi principi generali a cui deve uniformarsi la legislazione di settore, cresciuta in modo disordinato con risultati non positivi".