E noi dobbiamo ancora una volta guardare a questa ricorrenza ma senza il torcicollo e ricordando fermamente come da quel momento l’Italia intraprese un faticoso percorso di libertà e di crescita economica nel quale la vecchia nazione, divisa e coinvolta in una guerra senza futuro, trovò le basi per una ricostruzione sociale, politica ed economica.
Il 25 aprile è la celebrazione di tutta la nazione in quanto momento edificante in cui tutti riconoscono e ribadiscono i valori della libertà e della democrazia non scordando il ruolo fondamentale delle forze democratiche che per volontà popolare, e non per ereditarietà o arroganza di qualcuno, governarono e governano il nostro paese. Questi sono valori sempre validi e insostituibili anche per tutti coloro senza distinzione di idee, opinioni, culture o credo.
Il benessere raggiunto e il grado di democrazia acquisita sono cause dirette di coloro che hanno scelto e contribuito, anche con la vita, a gettare le basi della Repubblica Italiana e oggi, oltre a dire grazie a queste persone, abbiamo il dovere di mantenere e ampliare una civiltà unita su questi ambiti.
Vediamo come nel mondo esistano ancora situazioni, anche velate, di azioni illiberali che costringono le società sotto una cappa di controllo; dietro un apparente benessere possono esistere subdole costrizioni economico/politiche che viziano la vita e ne impediscono libertà e lo sviluppo.
Il valore di tutta la Resistenza è incontestabile ammesso che sia inteso come abiura di qualsiasi forma di dispotismo, poiché qualunque forma prenda l’autoritarismo, esso ha come unico fine comprimere ed eliminare la libertà degli individui.
C’è stata consegnata una libertà ed è nostro compito e dovere ampliarla, così un nuovo 25 aprile dovrà trovare tutti gli italiani sotto la medesima bandiera, animati dai medesimi valori di libertà, di pace e di vita; e ai partiti politici, ancorché animati da spiriti diversi, la responsabilità di perseguire una società moderna in contrasto verso ogni totalitarismo,ogni terrorismo, ogni integralismo e ogni razzismo, laddove essi arrivino ad attentare alla nostra sicurezza o alla nostra dignità di essere umano.
Pietro Staderini
Coordinatore Comunale PDL – Siena