SIENA. “Dopo l’affossamento da parte di Pdl, Lega e Udc della legge contro l’omofobia, la manifestazione promossa per sabato a Roma dall’Arci, per dire no al razzismo, sarà ancora più importante. Per difendere la Costituzione, che non ammette discriminazioni, per affermare i diritti civili, calpestati da crescenti episodi di intolleranza, anche verbale, per evitare che l'Italia piombi in una fase buia di arretramento sui diritti e sulla dignità, è importante che il Paese reagisca”. Lo dice Susanna Cenni, che dà la sua adesione alla piattaforma della manifestazione nazionale antirazzista in programma sabato (17 ottobre), promossa dal Comitato “17ottobreantirazzista”, costituito da una molteplicità di organizzazioni e di associazioni della società civile, alla quale hanno già dato il loro sostegno i sindacati e alcuni Comuni italiani.
“Il Comitato provinciale Arci di Siena, insieme a Acli, Anpi, Cgil, Cisl, Uil, Corte dei Miracoli e SerpeRegolo, sta organizzando dei pullman per partecipare alla manifestazione. Io credo che sia importante che anche dalla nostra provincia, terra che ha fatto dell’accoglienza, dell’integrazione e della solidarietà una delle sue bandiere, arrivi un forte segnale. Un segnale per ribadire che la legge 94 del luglio 2009, meglio conosciuta come “pacchetto sicurezza”, è stata un atto di forza contro i più deboli, perché ha introdotto vere e proprie forme di criminalizzazione contro i migranti; per dire che la bocciatura del disegno di legge contro l’omofobia è l’ennesima occasione persa per affermare la civiltà e sconfiggere i pregiudizi; per non arrenderci all’ignoranza, all’arroganza e alla volgarità cui stiamo assistendo nel Paese”.
“Il Comitato provinciale Arci di Siena, insieme a Acli, Anpi, Cgil, Cisl, Uil, Corte dei Miracoli e SerpeRegolo, sta organizzando dei pullman per partecipare alla manifestazione. Io credo che sia importante che anche dalla nostra provincia, terra che ha fatto dell’accoglienza, dell’integrazione e della solidarietà una delle sue bandiere, arrivi un forte segnale. Un segnale per ribadire che la legge 94 del luglio 2009, meglio conosciuta come “pacchetto sicurezza”, è stata un atto di forza contro i più deboli, perché ha introdotto vere e proprie forme di criminalizzazione contro i migranti; per dire che la bocciatura del disegno di legge contro l’omofobia è l’ennesima occasione persa per affermare la civiltà e sconfiggere i pregiudizi; per non arrenderci all’ignoranza, all’arroganza e alla volgarità cui stiamo assistendo nel Paese”.