Una raccolta di piccole storie inverosimili: tra digitale e cartaceo
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SIENA. Si chiama “Zero al cento per cento” ed è un esperimento (riuscito) di libro digitale trasferito su carta. L’autore è Alfonso Diego Casella, un giovane a cui piacciono le sfide e la letteratura.
Un uomo pedina il clone che va a letto con sua moglie, un altro chiede la mano al padre della sua bambola gonfiabile; c’è persino chi porta a spasso lucertole col collare: una tragicomica umanità alla fiera del trash apocalittico. Cinquantadue romanzi digitali interrotti da un semplice clic. Esistenze compresse in mp3, piccole storie inverosimili raccontate dietro l’anonima finzione della chat. Zero al 100% come totale. Lo zero come unica cifra di riferimento. Il nulla elevato all’ennesima potenza. Un prontuario su come sopravvivere nel postfuturo postumo che si sta lentamente avverando.
Il libro – molto particolare – ha un andamento circolare, non segue la logica della scrittura tradizionale, ma “gioca” sui collegamenti ipertestuali, tipici dell’era di Internet. Da post-Gutenberg, a Gutenberg e ritorno. La sfida è a sua volta circolare: trasferire su carta un libro digitale, che può a sua volta ritornare sul monitor attraverso una “traduzione” elettronica.
Sarà presentato domani (19 novembre) alla Tea room di Porta Giustizia n, 1 alle 18,30 dall’autore e dall’editore Tanzarella (ed. Pascal). Il reading di alcune parti del libro sarà curato dall’attrice fiorentina Marta Paolini.
Alfonso Diego Casella è nato in Puglia, attualmente abita in Toscana. Ha fondato la one man band di musica nazionalpopolare denominata “I Guccini di Campagna”, e gestisce il blog Karakirisushi. Nel 2008 ha pubblicato il romanzo “Cicoria”, con prefazione di Antonio Tabucchi.
Un uomo pedina il clone che va a letto con sua moglie, un altro chiede la mano al padre della sua bambola gonfiabile; c’è persino chi porta a spasso lucertole col collare: una tragicomica umanità alla fiera del trash apocalittico. Cinquantadue romanzi digitali interrotti da un semplice clic. Esistenze compresse in mp3, piccole storie inverosimili raccontate dietro l’anonima finzione della chat. Zero al 100% come totale. Lo zero come unica cifra di riferimento. Il nulla elevato all’ennesima potenza. Un prontuario su come sopravvivere nel postfuturo postumo che si sta lentamente avverando.
Il libro – molto particolare – ha un andamento circolare, non segue la logica della scrittura tradizionale, ma “gioca” sui collegamenti ipertestuali, tipici dell’era di Internet. Da post-Gutenberg, a Gutenberg e ritorno. La sfida è a sua volta circolare: trasferire su carta un libro digitale, che può a sua volta ritornare sul monitor attraverso una “traduzione” elettronica.
Sarà presentato domani (19 novembre) alla Tea room di Porta Giustizia n, 1 alle 18,30 dall’autore e dall’editore Tanzarella (ed. Pascal). Il reading di alcune parti del libro sarà curato dall’attrice fiorentina Marta Paolini.
Alfonso Diego Casella è nato in Puglia, attualmente abita in Toscana. Ha fondato la one man band di musica nazionalpopolare denominata “I Guccini di Campagna”, e gestisce il blog Karakirisushi. Nel 2008 ha pubblicato il romanzo “Cicoria”, con prefazione di Antonio Tabucchi.