Fino al 20 giugno, gli artisti senesi Daniele Zacchini e Andrea Lensini saranno a Kisumu in Kenya armati di pennelli, colori e macchina fotografica a sostegno di Slums Dunk
SIENA. Pennelli, colori e una macchina fotografica: sono questi i soli compagni di viaggio che affiancheranno il pittore Daniele Zacchini e il fotografo Andrea Lensini nella loro esperienza in Africa.
I due artisti, ideatori di ZakSlice il progetto che unisce in maniera inconsueta il linguaggio pittorico a quello fotografico, fino al prossimo 20 giugno saranno a Kisumu, in Kenya, in uno dei campi che lì ha costruito l’Associazione Slums Dunk.
Slums Dunk nasce nel 2011 dall’idea di un giocatore di pallacanestro italo-argentino dell’EA7 Olimpia Milano, Bruno Cerella. Il suo sogno, presto condiviso da altri sportivi, è quello di aiutare persone che vivono in condizioni precarie nelle baraccopoli kenyane utilizzando la pallacanestro come strumento di coesione e promozione sociale.
E così il basket è stato scelto come strumento per coinvolgere i giovani, ed è utilizzato giornalmente come mezzo per favorire l’educazione ai life skills nelle aree degradate dell’Africa. Ogni anno vengono coinvolti decine di ragazzi in un “Basketball Training Camp”, dove ai partecipanti viene fornito materiale sportivo, trasporto, cibo.
Durante il soggiorno a Kisumu, Daniele Zacchini e Andrea Lensini, documenteranno in maniera “artistica” il lavoro di Slums Dunk, incontreranno i ragazzi di Kisumu e grazie all’espressione artistica troveranno il modo di creare contaminazioni tra linguaggi, esperienze ed emozioni diverse all’insegna della passione per la vita, il divertimento la voglia di libertà.
Al loro ritorno i lavori realizzati diventeranno slice ovvero particolari opere d’arte che uniscono fotografia a pittura e saranno oggetto di una mostra a sostegno di Slums Dunk.