Un incontro per promuovere un interessante progetto
di giorgio mancini
VOLTERRA – Si è svolto al Centro Studi S. Maria Maddalena, della Fondazione Cassa di Risparmio di Volterra, un incontro tecnico e informativo per promuovere il progetto “Ritorno al futuro dell’architettura”. Un pomeriggio di lavori estremamente interessante, coordinato da Riccardo Lorenzi, della Soprintendenza e Laboratorio del Paesaggio di Pisa, che ha illustrato anche i vari aspetti di questa iniziativa che procederà nella prossima primavera.
“Volterra – ha avuto modo di dire Lorenzi, ma il tema è stato ripreso anche dagli altri oratori che si sono succeduti – è una città spettacolare, ricca di storia e arte come poche altre, la sua meraviglia consiste in un paesaggio urbano dal sapore antico, quasi incontaminato nei secoli, che esalta l’incontro con lo spazio e con il tempo. Infatti, andare in giro per le sue vie ha un fascino misterioso e magico di un viaggio nel passato, perché tutto è intatto e il presente è così sospeso nell’aria che sembra immodificabile e dunque eterno”.
Ma è tutto proprio così? Da questo preambolo è nato il primo incontro per questo progetto di salvaguardia della città dei Volsci e del suo territorio.
I lavori sono iniziati con i saluti di Paolo Moschi, in rappresentanza dell’amministrazione comunale volterrana, seguiti da quelli di S. E. Monsignor Alberto Silvani, Vescovo di Volterra, che ha sottolineato il fatto che era presente per ascoltare, ma che ritiene che non bisogna mai alterare il patrimonio, magari rincorrendo anche le mode dei tempi che, molte volte, hanno indirizzato verso metodologie di interventi di restauro, non sempre, poi, risultati i più idonei. Parole soppesate, ma estremamente giuste, che hanno indirizzato i lavori convegnistici.
Alberto Fiorini, incaricato diocesano per l’edilizia di culto, ha illustrato, facendo proiettare una serie di diapositive, i lavori effettuati per la deumidificazione nell’Oratorio di San Cristoforo, intervenendo con un’ operazione di elettrosmosi, per salvaguardare e restaurare una testimonianza architettonica del tempo.
Fra i vari interventi tecnici, interessante quello di Gilberto Quarneti, mastro veneziano, sul ripristino degli antichi intonaci, passando attraverso la ricerca dell’astrazione cromatica del colore.
“In questi ultimi decenni – ha fatto notare Riccardo Lorenzi – questa immagine straordinaria di Volterra ha cominciato a vacillare. Pietre, piazze, strade, edifici, sono state rifatte, cementificate, asfaltate, ritinteggiate, di fatto rimaneggiate”. E’ difficile, certe volte, in effetti, riconoscersi e riconoscere certi luoghi. Sembra che non si riesca più a trovare un modo giusto per intervenire senza modificare in maniera sostanziale la forma o gli aspetti originali dei manufatti o degli spazi all’aperto”.
Ecco perché diventa importante riscoprire la tradizione muraria e utilizzare di nuovo quel sapere antico, scoprendo le vecchie tecniche, come quella dell’impasto delle malte con i suoi millenari segreti delle materie usate. A Volterra, come ha detto Lorenzi, bisogna ridare al centro storico il suo antico splendore. Significa anche che gli abitanti riscoprano, dalla loro memoria, il proprio futuro.
(Nella foto l’intervento di Alberto Fiorini sull’Oratorio di San Cristoforo)
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