Il concerto d'apertura il 6 luglio nella Chiesa di Sant’Agostino alle 21.15
SIENA. Inaugura il 6 luglio la 9ª edizione del Chigiana International Festival & Summer Academy, intitolato quest’anno Parola. Oltre 100 appuntamenti per festeggiare il Centenario dall’inizio delle attività concertistiche chigiane. Due mesi di grande musica a Siena e nelle più suggestive località della Toscana, dal 6 luglio al 2 settembre, con oltre 100 concerti, 6 grandi concerti sinfonici, 6 nuove produzioni d’opera, oltre 25 prime esecuzioni, 42 compositrici e compositori viventi coinvolti nel programma, oltre 900 interpreti musicali, 32 corsi di alto perfezionamento con 5 laboratori di produzione. Questi i numeri dell’edizione più ampia di sempre. A dare il via al Festival 2023 Parola sarà l’opening concert intitolato“Voci”, in programma giovedì 6 luglio alle ore 21.15 nella monumentale Chiesa di Sant’Agostino a Siena. Il concerto è dedicato a Luciano Berio, di cui nel corso del Festival verranno eseguite 30 tra le sue opere strumentali e vocali maggiormente significative, in occasione del 20° anniversario della scomparsa (2003-2023). In programma due tra i massimi capolavori assoluti di Berio, di rara esecuzione dal vivo: Voci (1984) e Coro (1976).
Il concerto di apertura vedrà protagonista Tabea Zimmermann, viola solista, tra le più grandi interpreti viventi, vincitrice del Premio Internazionale Accademia Musicale Chigiana nel 1997, con l’Orchestra della Toscana – di cui Berio fu direttore artistico negli anni dal 1983 al 1986 – diretta da Andrea Molino, il Coro della Cattedrale di Siena “Guido Chigi Saracini” diretto da Lorenzo Donati. Tabea Zimmermann inaugura con questo concerto la sua presenza alla Chigiana Summer Academy come docente del Corso di Viola.
A lei sarà affidata l’interpretazione di Voci per viola e due gruppi strumentali, composta da Luciano Berio nel 1984 e dedicata ad Aldo Bennici, eminente violista nonché Direttore Artistico dell’Accademia Chigiana dal 1997 al 2014. «Sono profondamente grato ad Aldo Bennici – ha scritto il compositore Luciano Berio – per avermi fornito i documenti originali: canti di lavoro, ninne nanne, abbagnate (canti di venditori ambulanti) e canti d’amore di diverse località della Sicilia, che vengono spesso esposti nella loro compiutezza e collocati in “paesaggi” armonici e strumentali continuamente cangianti; altre volte i canti sono invece frammentati e i diversi segmenti vengono combinati in modo da generare nuovi “canti”, come avviene per esempio all’inizio del lavoro, affidato alla sola viola. Spero di contribuire, con Voci, a sollecitare un interesse più approfondito per il folklore musicale siciliano che, con quello sardo, è sicuramente il più ricco, complesso e incandescente della nostra cultura mediterranea».
L’elemento del folklore musicale torna in Coro (1976) per 40 voci e strumenti, su testi di Pablo Neruda e di canti popolari degli indiani d’America (Sioux, Navaho), del Perù, Polinesia, Persia, Croazia, Cile, regioni italiane e testi biblici. Composta da Berio tra il 1974 e il 1976 e dedicato alla moglie Talia Pecker Berio, Coro riprende contatto col canto popolare, combinando tecniche e modi diversi fra loro. E’ un “coro” di voci e strumenti che comprende tecniche diverse: dal Lied alla canzone, dalle eterofonie africane alla polifonia.
«Coro – scrive Luciano Berio – è un’antologia di modi diversi di “mettere in musica”, da ascoltarsi come un progetto aperto che potrebbe continuare a generare situazioni e rapporti sempre diversi. Come il progetto di una città della mente che si realizza a diversi livelli, che produce, raccoglie e unifica cose e persone diverse, presentandone i caratteri individuali e collettivi, le lontananze, le parentele e i conflitti, entro confini reali e virtuali a un tempo. […] I testi di Coro si pongono su due livelli diversi e complementari: un livello popolare, costituito da canti d’amore e di lavoro, e un livello epico, costituito dai versi di Pablo Neruda, che pone quell’amore e quel lavoro in prospettiva».
«A nome di Talia Pecker Berio, Presidente Onorario del Centro Studi Luciano Berio – afferma Maurizio Frittelli, Presidente del Centro Studi Luciano Berio e dell’ORT Orchestra della Toscana – è mio desidero salutare la scelta dell’Accademia Chigiana di onorare il ventesimo anniversario della scomparsa di Berio con un focus di grande ricchezza e spessore. Con Angela Ida De Benedictis, Direttrice Scientifica, e gli altri membri del Centro Studi siamo lieti di aver potuto collaborare a questo Festival in cui sono presentate alcune delle opere più significative di Berio, che con Siena e con la Chigiana ebbe un rapporto di vicinanza e collaborazione».
«L’ORT Orchestra della Toscana – afferma inoltre Frittelli – è particolarmente felice e onorata di partecipare al ricordo di Luciano Berio, suo direttore artistico negli anni cruciali dal 1983 al 1986 portando a Siena e alla Chigiana, con la direzione di Andrea Molino e con la partecipazione di una solista di fama mondiale come la violista Tabea Zimmermann, due fra i suoi più importanti capolavori. In Coro e in Voci, scritto nel 1984 per Aldo Bennici, a sua volta direttore artistico dell’ORT e della Chigiana stessa, Berio prosegue ed espande quella riflessione sul canto popolare e la sua elaborazione in termini moderni e colti che è stata una costante del suo lavoro: riflesso della sua curiosità per ogni genere di manifestazione musicale e per le culture e situazioni sociali più diverse e complesse».
«Con oltre 100 concerti, spettacoli ed eventi speciali – dichiara Nicola Sani, Direttore artistico dell’Accademia Musicale Chigiana – il IX Chigiana International Festival & Summer Academy consolida la formule di “Academy Festival” di alto profilo internazionale, unico nel suo genere in Italia, nonché alcuni sue iniziative di grande successo, tra cui il Concerto per l’Italia in Piazza del Campo, che quest’anno il 19 Luglio vede per la prima volta Daniele Gatti dirigere alla Chigiana, alla testa dell’Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino, con Lilya Zilberstein solista al pianoforte. Un Festival che oltre ai tanti diversi siti della città di Siena si proietta in 24 località delle terre senesi e della Toscana».
Parola – L’edizione del centenario del festival è dedicata al rapporto tra parola e suono, testo e musica, fonema e senso, espressione e contenuto, significante e significato. «Un tema – spiega Nicola Sani – che ci consente di mettere a fuoco l’intreccio della dimensione poetica con la vocalità e il suono, con un accento particolare sul teatro musicale, nelle sue molteplici forme, come testimoniano le 6 produzioni d’opera che prenderanno vita quest’anno al festival, dall’opera barocca di Monteverdi e Purcell al teatro musicale del nostro tempo di Henry Fourès, Edoardo Sanguineti e Fausto Razzi, passando per il belcanto di Donizetti e la grande tradizione dell’opera di Giuseppe Verdi».
Biglietteria e informazioni – I biglietti (prezzo unico €15 euro (posti ridotti €10), prezzo speciale studenti €5) potranno essere acquistati on-line sui siti www.chigiana.org o www.TicketOne.it e presso le Biglietterie di Palazzo Chigi Saracini (tutti i giorni dalle 11 alle ore 18); inoltre il giorno del concerto la vendita proseguirà presso le rispettive sedi, a partire da due ore prima dello spettacolo. Per Informazioni: tel. 0577-220922 oppure via e-mail: biglietteria@chigiana.org