SIENA. Per il festival Voci di Fonte, la rassegna promossa dal Comune di Siena e dal centro di ricerca e produzione teatrale laLut con il contributo della Fondazione Monte dei Paschi, un doppio appuntamento con il teatro di giovani autori italiani.
E il grande evento di jazz e poesia lunedì (23 giugno) con la serata dedicata a Leo Ferrè, un progetto di Roberto Cipelli con Paolo Fresu e Gianmaria Testa che a Siena si arricchisce anche di un incontro con gli artisti alla presenza del figlio di Ferrè, che ha vissuto gli ultimi decenni della sua vita nel Chianti senese. Domenica (22 giugno) nell’anfiteatro naturale delle fonti medievali di Pescaia vanno in scena due lavori particolari. Il primo è Tangeri II, frutto della ricerca dell’associazione culturale Fosca, fondata da Caterina Poggesi artista che si esprime in performance e in uno studio continuo sulle arti della scena. Lo spettacolo, alle 20.30 e alle 23, è una performance di tre minuti per un solo spettatore. E’ una geografia di sguardi, un entrare, ere in un luogo e ricrearlo, una performance come sinonimo di esperienza, di attraversamento e di pericolo. L’altro lavoro, alle 22, è un’altra testimonianza dell’attenzione che il festival dedica ai giovani autori italiani. Si tratta di If i was your girlfriend, il testo vincitore del premio Germogli – Nuove generazioni Teatro, una rassegna ideata dalla Compagnia Vicolo Corto in collaborazione con il Teatro Stabile delle Marche. Lo spettacolo è ispirato alla figura di Madame Bovary, sia attraverso il testo di Flaubert che quello di Giovanni Giudici Madame Bovary c’est moi. La regia è di Alessandro Sciarroni, direttore di Corpo Celeste Laboratori Teatrali, ma anche attore e performer della compagnia Lenz Rifrazioni. In scena, per questa rilettura contemporanea della condizione femminile di Emma Bovary, quale simbolo di non reazione alla tragedia, Chiara Bersani e Matteo Ramponi. Dopo la giornata intensa di teatro di ricerca, lunedì 23 giugno (ore 22) il festival si concede una serata dedicata al jazz, alla canzone d’autore, o meglio alla poesia. Come afferma Gianmaria Testa, che interpreterà le canzoni di Leo Ferrè, il cantautore francese in realtà è un catalizzatore, che fa incontrare la poesia con il jazz. E non è un caso che a ideare il progetto F-à Léo sia proprio un jazzista, il pianista Roberto Cipelli che nel 2001 ha auto l’idea di rileggere da italiano le canzoni del grande artista francese, perché “di Ferrè – racconta Cipelli – mi interessa tutto, l’artista, il musicista, l’uomo”. Accanto, per questa avventura, ha voluto Attilio Zanchi al contrabbasso, Philippe Garcia alla batteria, Paolo Fresu alla tromba e Gianmaria Testa ad interpretare alcune canzoni di Ferrè. Ma F–à Léo che nel marzo 2008 è diventato anche un disco, è in realtà un percorso attraverso la poesia, e non solo di Ferré, visto che è compresa anche la struggente Lontano lontano di Luigi Tenco o un testo di Cesare Pavese. Il festival prosegue martedì 24 per la sezione “Memorie di scena” con lo spettacolo storico di Antonio Rezza e Flavia Mastrella Io, poi due prime nazionali il 26 e il 27 con il regista polacco Marcin Wierzchowski e Le idiote, e il Teatro Minimo con Iupiter. Prenotazioni: +39 334 9647660 www.vocifonte.org.