di Viola Caon
SIENA. “Vogliamo rompere gli sguardi prospettici ben definiti di questa città riutilizzandoli in una forma nuova, fuori dall’ordinario”. Angelo Romagnoli, rappresentante della compagnia teatrale Lalut, presenta così “Voci di Fonte”, il Festival che da sei anni a questa parte invade le strade di Siena rivitalizzandone gli angoli più caratteristici per una settimana con spettacoli teatrali, concerti, seminari e laboratori. “Il comune di Siena tiene particolarmente a questo evento, il quale nel corso del tempo ha avuto modo di crescere e di espandersi oltre il livello territoriale, dandosi un taglio di livello internazionale.”, dice l’assessore alla Cultura Flores D’Arcais, evidentemente fiero di sponsorizzare un’iniziativa che serve “a far diventare la cultura parte della quotidianità di tutti.”
Con il patrocinio dell’Università di Siena e la collaborazione della Corte dei Miracoli, il Festival unisce diverse anime e si presenta come un evento composito e ricco di spunti eterogenei. Nell’arco della settimana compresa tra il 19 e il 26 giugno si susseguiranno, infatti, una serie di spettacoli teatrali e seminari all’interno delle due sezioni in cui il Festival è suddiviso: programma canonico da una parte, con spettacoli teatrali e concerti e seminari, stages e laboratori dall’altra.
“Una delle caratteristiche principali di Voci di Fonte è quella di essere un sistema aperto.”, sottolinea Romagnoli “Quello che più ci preme, in altre parole, è creare delle collaborazioni a livello internazionale e allo stesso tempo comunicare il nostro modo di fare cultura al territorio.” Si inseriscono in quest’ottica, dunque, gli eventi principali del Festival. Pregiandosi di una prima a livello nazionale, martedì 23 alle 21.15 Santa Maria della Scala ospiterà l’ “Aspettando Godot” delle compagnie Egumteatro e Lalut. Tra i fiori all’occhiello della programmazione, inoltre, la co-produzione con Daniele Timpano, estroso attore e regista di teatro famoso per il suo libro “Dux in scatola” che con la sua surreale rappresentazione del duce particolarmente incentrata sullo sbeffeggio del suo corpo non ha mancato di suscitare discussione e perplessità da parte della critica.
Per quanto riguarda la sezione musicale, la scelta degli spettacoli da proporre ricade sul folk e sul jazz sperimentale d’improvvisazione. Venerdì 19 e domenica 21 in particolare si terranno due eventi a ingresso libero: le Fonti delle Monache, location singolare poco nota agli stessi senesi, ospiteranno Anna Granata e Rocco Giorgi che si esibiranno alle 22.30 in “Canti di Sicilia”. La domenica sera alla stessa ora, sarà invece possibile assistere ai virtuosismi musicali della coppia Jacoviello/Partipilo, la quale proporrà uno spettacolo intitolato “Klee” a base di improvvisazioni jazzistiche.
Interessante, inoltre, per chiunque fosse interessato ad approfondire le proprie conoscenze, sia teoriche che pratiche, in ambito teatrale la programmazione dei seminari, laboratori e stages formativi. “Siamo particolarmente interessati a formare le persone sul territorio e a presentare il teatro come un’attività professionale. In particolare, ci teniamo a recuperare il valore della critica teatrale che da troppo tempo latita, come in altri ambiti, nelle pagine pur denominate “culturali” dei giornali.”, tiene a precisare Romagnoli in qualità di direttore artistico del Festival. È in questo senso che sono intesi, infatti, i cicli seminariali, gli stages formativi e i laboratori, sia aperti che a pagamento, che si terranno principalmente nelle aule del Centro Culturale “La Corte dei Miracoli” in via Roma 56. Avendo come temi principali la critica e le tecniche di montaggio cinematografiche, i laboratori si propongono essenzialmente di dare ai partecipanti delle competenze specifiche per lavorare in questo settore. Di qualità particolarmente sembrano profilarsi i seminari teatrali “Radiovisioni: gli spettri di Shakespeare” e “Pedagogia di commedia dell’arte” tenuti dagli attori professionisti Roberto Latini e Andrea Cavarra.
Nell’intento di rendere l’evento il più aperto e comunicativo possibile, due iniziative pubblicitarie sono state presentate, infine, da Rossana Esposito, una delle direttrici di Voci di Fonte: “Grazie alle partnership della Coop abbiamo spedito 20000 cartoline a famiglie senesi per invitarle a partecipare. Inoltre, grazie alla partecipazione del DSU abbiamo utilizzato nelle mense universitarie delle tovagliette con su stampato il programma per raggiungere anche la popolazione studentesca.” Il tutto per un Festival che si presenta ricco ed articolato nei suoi contenuti e aperto a un confronto approfondito con il pubblico. Impossibile mancare.
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SIENA. “Vogliamo rompere gli sguardi prospettici ben definiti di questa città riutilizzandoli in una forma nuova, fuori dall’ordinario”. Angelo Romagnoli, rappresentante della compagnia teatrale Lalut, presenta così “Voci di Fonte”, il Festival che da sei anni a questa parte invade le strade di Siena rivitalizzandone gli angoli più caratteristici per una settimana con spettacoli teatrali, concerti, seminari e laboratori. “Il comune di Siena tiene particolarmente a questo evento, il quale nel corso del tempo ha avuto modo di crescere e di espandersi oltre il livello territoriale, dandosi un taglio di livello internazionale.”, dice l’assessore alla Cultura Flores D’Arcais, evidentemente fiero di sponsorizzare un’iniziativa che serve “a far diventare la cultura parte della quotidianità di tutti.”
Con il patrocinio dell’Università di Siena e la collaborazione della Corte dei Miracoli, il Festival unisce diverse anime e si presenta come un evento composito e ricco di spunti eterogenei. Nell’arco della settimana compresa tra il 19 e il 26 giugno si susseguiranno, infatti, una serie di spettacoli teatrali e seminari all’interno delle due sezioni in cui il Festival è suddiviso: programma canonico da una parte, con spettacoli teatrali e concerti e seminari, stages e laboratori dall’altra.
“Una delle caratteristiche principali di Voci di Fonte è quella di essere un sistema aperto.”, sottolinea Romagnoli “Quello che più ci preme, in altre parole, è creare delle collaborazioni a livello internazionale e allo stesso tempo comunicare il nostro modo di fare cultura al territorio.” Si inseriscono in quest’ottica, dunque, gli eventi principali del Festival. Pregiandosi di una prima a livello nazionale, martedì 23 alle 21.15 Santa Maria della Scala ospiterà l’ “Aspettando Godot” delle compagnie Egumteatro e Lalut. Tra i fiori all’occhiello della programmazione, inoltre, la co-produzione con Daniele Timpano, estroso attore e regista di teatro famoso per il suo libro “Dux in scatola” che con la sua surreale rappresentazione del duce particolarmente incentrata sullo sbeffeggio del suo corpo non ha mancato di suscitare discussione e perplessità da parte della critica.
Per quanto riguarda la sezione musicale, la scelta degli spettacoli da proporre ricade sul folk e sul jazz sperimentale d’improvvisazione. Venerdì 19 e domenica 21 in particolare si terranno due eventi a ingresso libero: le Fonti delle Monache, location singolare poco nota agli stessi senesi, ospiteranno Anna Granata e Rocco Giorgi che si esibiranno alle 22.30 in “Canti di Sicilia”. La domenica sera alla stessa ora, sarà invece possibile assistere ai virtuosismi musicali della coppia Jacoviello/Partipilo, la quale proporrà uno spettacolo intitolato “Klee” a base di improvvisazioni jazzistiche.
Interessante, inoltre, per chiunque fosse interessato ad approfondire le proprie conoscenze, sia teoriche che pratiche, in ambito teatrale la programmazione dei seminari, laboratori e stages formativi. “Siamo particolarmente interessati a formare le persone sul territorio e a presentare il teatro come un’attività professionale. In particolare, ci teniamo a recuperare il valore della critica teatrale che da troppo tempo latita, come in altri ambiti, nelle pagine pur denominate “culturali” dei giornali.”, tiene a precisare Romagnoli in qualità di direttore artistico del Festival. È in questo senso che sono intesi, infatti, i cicli seminariali, gli stages formativi e i laboratori, sia aperti che a pagamento, che si terranno principalmente nelle aule del Centro Culturale “La Corte dei Miracoli” in via Roma 56. Avendo come temi principali la critica e le tecniche di montaggio cinematografiche, i laboratori si propongono essenzialmente di dare ai partecipanti delle competenze specifiche per lavorare in questo settore. Di qualità particolarmente sembrano profilarsi i seminari teatrali “Radiovisioni: gli spettri di Shakespeare” e “Pedagogia di commedia dell’arte” tenuti dagli attori professionisti Roberto Latini e Andrea Cavarra.
Nell’intento di rendere l’evento il più aperto e comunicativo possibile, due iniziative pubblicitarie sono state presentate, infine, da Rossana Esposito, una delle direttrici di Voci di Fonte: “Grazie alle partnership della Coop abbiamo spedito 20000 cartoline a famiglie senesi per invitarle a partecipare. Inoltre, grazie alla partecipazione del DSU abbiamo utilizzato nelle mense universitarie delle tovagliette con su stampato il programma per raggiungere anche la popolazione studentesca.” Il tutto per un Festival che si presenta ricco ed articolato nei suoi contenuti e aperto a un confronto approfondito con il pubblico. Impossibile mancare.
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