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di Paola Dei
VENEZIA. In Birkenstock rosse, Frances McDormand, protagonista assoluta di Nomadland della regista cinese Chloe Zaoq, ha inviato un video messaggio alla Mostra del Cinema di Venezia per ringraziare del Premio che la vede ancora alla ribalta con il Leone d’Oro per una Mostra che sarà ricordata negli anni per le difficoltà dovute al COVId 19. La McDormand conquistó il mondo con la sua interpretazione di Tre manifesti a Ebbing Missouri, nei panni di una madre decida a tutto pur di vendicare la figlia stufata e uccisa. In questo film la McDormand interpreta un personaggio borderline, Fern che ritrovatasi senza lavoro, senza affetti e senza una casa dove vivere, decide di intraprendere un viaggio fra i villaggi e le cittadine americane con il suo furgone fra aree di sosta e camper egli Stati Uniti. Insieme a lei interpreta il film David Strathairn, ma soprattutto veri nomadi con i loro van come il guru Bob Wells. Ultimo film visto dagli accreditati Nomadland ha convinto e avvinto e non poteva essere altrimenti considerata l’accoppiata al femminile che unisce oriente e occidente, femminilità e coraggio.
Il Leone d’argento é andato invece a Kiyoshi Kurosawa per Moglie di una spia, Gran premio della giuria: Nuevo orden di Michel Franco, il Premio speciale della giuria: Cari compagni! di Andrej Končalovskij. Il regista ottantenne ma con ancora la voglia di fare di un giovane, con uno splendido bianco e nero che non scende mai nell’estetizzante affronta il tema della de-stalinizzazione seguita al ventesimo Congresso.
La Miglior sceneggiatura: Chaitanya Tamhane per The Disciple
Premio Marcello Mastroianni (a un attore emergente): Rouhollah Zamani per Sun Children, mentre la Coppa Volpi per la miglior interpretazione femminile: Vanessa Kirby per Piece of a woman, indiscussa vincitrice femminile di questa edizione.
A fronte della mancata premiazione a Notturno di Gianfranco Rosi che racconta l’orrore senza mai mostrarcelo in maniera diretta è drammatica ma con la tenerezza dei disegni di bambini e per il quale Cate Blanchett avrebbe voluto aggiungere un premio speciale, all’Italia é andata la Coppa Volpi per la miglior interpretazione maschile che il bravissimo Pierfrancesco Favino si é meritato per la sua intensa interpretazione di Padrenostro. Un film autobiografico diretto da Claudio Noce, dove Favino interpreta il vicequestore Alfonso Noce vittima di un attentato terroristico nel 1976 sotto casa sua a Roma.
Vincitore dell’Osella per la sceneggiatura é stato: The disciple dell’indiano Chaitanya Taimane. Un film appartenente ad una categoria di cinema formalmente tradizionalista ma con una rara perfezione drammaturgica. Taimane è stato assistente diAlfonso Cuaron sul set di Roma. Cuaron ha prodotto il film.
Miglior film della sezione Orizzonti: The Wasteland di Ahmad Bahrami
Premio Leone del futuro per la miglior opera prima: Listen di Ana Rocha de Sousa.
Pietro Castellitto, figlio d’arte si é aggiudicato il Premio per la sceneggiatura de I predatori, film in concorso nella sezione Orizzonti. “Dedico il premio a tutti quelli che non la pensano come me, soltanto legittimando chi non la pensa come noi riusciremo ad avere un nuovo scontro culturale per uscire a creare nuovi simboli in grado di reinventare la modernità dobbiamo stare in competizione con la storia non con il nostro tempo“