A Sarteano un convegno per fare il punto sull’arte etrusca della pittura
SARTEANO. Sono trascorsi venti anni da quando a Sarteano, in provincia di Siena, durante una campagna di scavo del Museo Civico Archeologico nel 2003, fu portata alla luce la monumentale tomba intitolata alla “Quadriga Infernale”; una scoperta eccezionale, sia per lo straordinario stato di conservazione delle pitture che per l’unicità delle scene rappresentate. Per festeggiare l’importante anniversario, sabato 14 ottobre al Teatro Comunale degli Arrischianti, si svolgerà il convegno scientifico “Pittura etrusca. Problemi e prospettive (2)”. Un aggiornamento sullo stato dell’arte rispetto al tema della pittura etrusca che fu affrontato nella prima edizione del convegno risalente al 2003.
“A vent’anni dalla scoperta della Tomba e dalla prima edizione del convegno si è pensato – afferma Alessandra Minetti, Direttrice del Museo Civico Archeologico di Sarteano – di fare nuovamente il punto su questo importante argomento della storia dell’arte etrusca, proponendo ai maggiori esperti del settore di ritrovarsi a Sarteano per una ‘seconda puntata’ sui nuovi studi e le ultime scoperte”.
“Ricordare e festeggiare i momenti più importanti della storia di una comunità è doveroso, oltre che un grande piacere. Il rinvenimento della Tomba della Quadriga è, con certezza, uno dei più importanti per Sarteano – commenta il Sindaco Francesco Landi -. Nel 2003, le mani di Alessandra Minetti e del Gruppo Archeologico Etruria portarono alla luce un pezzo del passato del nostro paese dalla valenza artistica unica e che in questi anni ha rappresentato motivo di attenzione da parte di migliaia di visitatori, nonché l’immagine più forte e caratterizzante della nostra comunità da veicolare all’esterno. Una scoperta di questa caratura, insieme alla professionalità del nostro Ufficio Cultura, rende possibile un appuntamento così prestigioso dal punto di vista scientifico come quello di sabato”.
Sarà, infatti, una giornata che prevederà interventi di docenti universitari, direttori e tecnici del Ministero della Cultura, che presenteranno gli ultimi studi su Tarquinia e sulle nuove lastre ceretane che negli ultimi dieci anni sono entrate a far parte del patrimonio culturale e sono state oggetto di due importanti mostre a Roma. Inoltre verrà proposto un quadro della pittura in territorio orvietano, che mostra strettissimi rapporti con la tomba di Sarteano.
Il convegno è patrocinato dall’Istituto Nazionale di Studi Etruschi e Italici e dalla Fondazione Luigi Rovati di Milano, che lo ha anche generosamente sostenuto. Tra gli enti patrocinanti anche la Regione Toscana e la Fondazione Musei Senesi.
Questo il programma del convegno con l’ordine degli interventi. Alle ore 10:30 saluto del Sindaco di Sarteano Francesco Landi e della Direttrice della Fondazione Musei Senesi Elisa Bruttini. Alle ore 11:00 Maurizio Harari (Università degli Studi di Pavia) Il rosso e il blu. Barbe, capelli, epidermidi nella pittura etrusca (e non solo); Paolo Bruschetti (Soprintendenza Archeologica dell’Umbria) Tombe dipinte del territorio orvietano; Vincenzo Bellelli (Parco archeologico di Cerveteri e Tarquinia) Sui rapporti stilistici ed iconografici fra pittura parietale e pittura vascolare; Maria Cristina Tomassetti (Parco archeologico di Cerveteri e Tarquinia); Chiara Arrighi (Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio di Rieti, Frosinone e Latina) Progettualità, pianificazione e disegno nella pittura murale tarquiniese del IV sec. a.C.
Nel pomeriggio i lavori riprenderanno alle ore 15:30 con: Alessandro Naso (Università degli Studi di Napoli Federico II) Architetture dipinte e soggetti figurati nella pittura parietale etrusca arcaica: una messa a punto; Daniele F. Maras (Ministero della Cultura) Miti, riti e performance: i soggetti delle nuove lastre dipinte di Cerveteri; Giulio Paolucci (Fondazione Rovati) La tomba della Caccia di Chiusi: pitture e corredo.
In occasione del convegno saranno messi a disposizioni (in vendita a prezzo scontato) sia il volume degli Atti della “Pittura Etrusca. Problemi e prospettive”, edito nel 2003, sia il volume “Materiali per la carta archeologica del territorio di Sarteano” dell’anno scorso.
La Tomba della “Quadriga Infernale” è visitabile ogni sabato, su prenotazione presso il Museo Civico Archeologico di Sarteano (prenotando al numero 0578269261 o inviando una e-mail a:
info.museo@comune.sarteano.si.it o museo@comune.sarteano.si.it
La tomba etrusca dipinta della Quadriga Infernale delle Pianacce a Sarteano
Era l’ottobre del 2003 quando, durante le annuali campagne di scavo del Museo Civico Archeologico di Sarteano nella necropoli etrusca delle Pianacce, venne alla luce una tomba con uno straordinario ciclo pittorico in ottimo stato di conservazione, databile nella seconda metà del IV sec. a. C.. Si è trattato di una delle più importanti scoperte archeologiche avvenute in quel decennio.
La tomba monumentale, scavata nel travertino locale, come tutte quelle del territorio di Sarteano, presenta un corridoio scoperto intagliato nel travertino di 19 metri di lunghezza con quattro nicchie e dopo la porta un lungo corridoio che dà accesso ad una camera a pianta quadrangolare di circa m. 3,50 di lato. Sul lato sinistro la decorazione pittorica si sviluppa in quattro zone: sulla prima parte del corridoio prima della nicchia con la più significativa scena del demone che conduce una quadriga, sulla stessa parete, ma dopo la nicchia con due defunti distesi sulla kline in un banchetto ambientato nell’Aldilà, il tutto incorniciato tra un meandro superiore in rosso e nero e un fregio con delfini che si tuffano nelle onde correnti nella parte inferiore sopra uno zoccolo rosso; sulla parete sinistra della camera con un serpente a tre teste di grandi dimensioni e infine sul frontone della parete di fondo, sempre a sinistra, con un ippocampo.