di Paola Dei
VENEZIA. Al sesto giorno dall’inaugurazione della Mostra del Cinema di Venezia una proiezione che tocca le corde vive dell’anima, viviseziona la rabbia in tutte le sue sfumature e ci offre il ritratto di una madre che vuole giustizia per la figlia stuprata e uccisa.
Three Billboards Outside Ebbing Missouri di Martin McDonagh è un ‘opera che non fa sconti nè al dolore nè all’amore in tutte le sue declinazioni. Una straordinaria Frances McDormand nei panni di Mildred Hayes, una madre che non molla i suoi propositi di giustizia, è semplicemente superlativa e già candidata alla Coppa Volpi per la migliore interpretazione femminile, ma tutto nel film rispecchia la desolazione interiore dei personaggi che riscattano se stessi attraverso un percorso che li conduce ad affrontare il proprio drago interiore.
Una scenografia scarna, musiche inquietanti e la ricerca di quella compassione che arriva soltanto quando si sono attraversate tutte le emozioni contrastanti di chi ha subito un’ingiustizia tanto forte da trovare la forza di affrontare il mondo intero.
La giustizia, il potere e cartelloni stradali che gridano all’ differenza di un mondo che sembra non tollerare intermittenze nelle luminarie della sua festa improbabile è infinita,