Una commedia brillante tragi-comica con un insolito Tony Servillo
di Paola Dei
Da domani (14 settembre) sugli schermi “E’ stato il figlio”, l’ultima pellicola di Ciprì che per la prima volta realizza una opera senza il compagno di sempre Franco Maresco, presentata alla 69a Mostra d’Arte Cinematografica di Venezia. Una commedia brillante tragi-comica con un insolito Tony Servillo che sia per la “faces”, sia per i tratti tipici dell’introverso, è preferibile nei ruoli riflessivi anche se riesce comunque a mostrare la sua versatilità anche in questo film. La pellicola narra la storia di una famiglia siciliana allargata con nonni, figli e genitori in una più o meno serena convivenza, alle prese con morti e denaro, disperazione e speranza di poter cambiare vita e con l’aggiunta dell’esilarante figura di una nonna che mostra tutte le caratteristiche del potere delle antiche madri che, in barba ad ogni dolore o lutto, risolvono le questioni pratiche con molta determinazione. La scoperta di Fabrizio Falco è senza dubbio da segnalare, soprattutto per la capacità di spaziare dal ruolo di figlio imbranato in questa pellicola a quello del fratello disturbato nel film di Bellocchio “Bella addormentata”, anch’esso in uscita dalle sale veneziane. Le due recitazioni gli hanno valso il premio come miglior attore emergente alla 69a Mostra d’Arte Cinematografica di Venezia. Divertente, spassosa, con dei momenti di pura genialità, la pellicola assume però toni caricaturali in altri momenti non riuscendo ad elevarsi in maniera universale e questo sembra essere il suo maggior difetto. Troppo circoscritta ad una realtà e ad un contesto particolare con una sceneggiatura troppo carica che non fa raggiungere nelle punte drammatiche quella intensità dei contrasti che registi di altre nazionalità sono invece riusciti a far apprezzare con una maggior Pietàs ed un livello di maturazione più denso di suspence. Una pellicola che vale comunque la pena di vedere almeno per tre validissimi motivi: Servillo in versione estroversa, Falco nei panni del ragazzino imbranato e soprattutto nonna Rosa che nella sua trasformazione da piccola donna siciliana diventa una matriarca con in mano le redini di tutta la famiglia.
Da domani (14 settembre) sugli schermi “E’ stato il figlio”, l’ultima pellicola di Ciprì che per la prima volta realizza una opera senza il compagno di sempre Franco Maresco, presentata alla 69a Mostra d’Arte Cinematografica di Venezia. Una commedia brillante tragi-comica con un insolito Tony Servillo che sia per la “faces”, sia per i tratti tipici dell’introverso, è preferibile nei ruoli riflessivi anche se riesce comunque a mostrare la sua versatilità anche in questo film. La pellicola narra la storia di una famiglia siciliana allargata con nonni, figli e genitori in una più o meno serena convivenza, alle prese con morti e denaro, disperazione e speranza di poter cambiare vita e con l’aggiunta dell’esilarante figura di una nonna che mostra tutte le caratteristiche del potere delle antiche madri che, in barba ad ogni dolore o lutto, risolvono le questioni pratiche con molta determinazione. La scoperta di Fabrizio Falco è senza dubbio da segnalare, soprattutto per la capacità di spaziare dal ruolo di figlio imbranato in questa pellicola a quello del fratello disturbato nel film di Bellocchio “Bella addormentata”, anch’esso in uscita dalle sale veneziane. Le due recitazioni gli hanno valso il premio come miglior attore emergente alla 69a Mostra d’Arte Cinematografica di Venezia. Divertente, spassosa, con dei momenti di pura genialità, la pellicola assume però toni caricaturali in altri momenti non riuscendo ad elevarsi in maniera universale e questo sembra essere il suo maggior difetto. Troppo circoscritta ad una realtà e ad un contesto particolare con una sceneggiatura troppo carica che non fa raggiungere nelle punte drammatiche quella intensità dei contrasti che registi di altre nazionalità sono invece riusciti a far apprezzare con una maggior Pietàs ed un livello di maturazione più denso di suspence. Una pellicola che vale comunque la pena di vedere almeno per tre validissimi motivi: Servillo in versione estroversa, Falco nei panni del ragazzino imbranato e soprattutto nonna Rosa che nella sua trasformazione da piccola donna siciliana diventa una matriarca con in mano le redini di tutta la famiglia.