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di Paola Dei
VENEZIA. Il semprebello George Clooney da poco padre di due gemelli, ha presentato ieri in Concorso al Lido la sua ultima opera scritta dai fratelli Cohen circa 20 anni fa e da lui acquistata nel 2007. Il cineasta e pluripremiato attore, ha aspettato diversi anni prima di realizzare il film perché aspettava il momento opportuno, come ha spiegato lui stesso alla conferenza stampa alla quale hanno partecipato anche Julienne Moore e Matt Damon, due attori versatili che anche in questa opera hanno mostrato i loro talenti. Matt ha affermato in conferenza stampa che questa è la prima volt che veste i panni di uno psicopatico ma ha accettato volentieri di farlo perché Clooney è il regista migliore.
La storia, come ormai da cifra stilistica dei fratelli Cohen, osserva con uno sguardo ora cinico, ora ironico l’altra faccia dell’America, piena di ipocrisie, ideali distrutti e razzismo, tanto che un bianco può tranquillamente girare di sera con la camicia sporca di sangue ed un morto nel cofano, comunque anche se lo trovassero la colpa sarebbe die neri. Suburbicon è una cittadina modello, dove apparentemente tutto funziona come dentro una favola rosa, ma scavando e nemmeno troppo profondo vengono a galla tutte le contraddizioni di una società ipocrita che è sempre più lo specchio dei nostri giorni. Fantastico il bambino che meriterebbe una segnalazione speciale per la sua capacità di esprimere con il solo volto, le emozioni del dolore, della paura, del terrore in una escalation di avvenimenti che lo vedono spettatore delle più efferate azioni. Questo è Suburbicon e George ce lo mette davanti agli occhi senza ipocrisia e con quel fascino tutto suo che lo rende unico. A chi gli chiede se si candiderà a Presidente degli Stati Uniti d’America portando gli amici Pitt e Damon, risponde con un sorriso senza negare, né approvare ma dicendo che per adesso si limita a presentare un film alla Mostra del Cinema di Venezia, in futuro… staremo a vedere e non ci dispiacerebbe nemmeno se il pensiero dell’intervistatore si realizzasse.