Museo Civico, Torre del Mangia e mostra di McCurry in crescita
La causa sta, almeno in sede locale, nel cambio di gestione dovuto all’impegno di questa Amministrazione comunale: una strategia più dinamica di conquista del pubblico; una più efficace gestione delle due strutture. Che si sia trattato di un cambio di passo è fuori di dubbio: i primi mesi del 2012, ad esempio, registrarono addirittura una diminuzione rispetto ai primi mesi del 2011 per quanto riguarda i visitatori sia del Museo Civico sia della Torre del Mangia!
Ma i dati del 2013 ci dicono anche altre cose. Innanzitutto, che la distribuzione dei visitatori è diversa tra Museo Civico e Torre nei diversi periodi dell’anno, segno che esistono diversi tipi di turisti che si avvicinano alla nostra Città e ai suoi monumenti.
Nei mesi di aprile – maggio i visitatori sono più numerosi nel Museo; nel periodo giugno – settembre prevalgono nella Torre del Mangia. Che cosa vuol dire questo dato? Semplicemente, che nel periodo aprile – maggio abbiamo un certo tipo di pubblico: innanzitutto, il turismo scolastico, ma anche quello ‘lento’, fatto da chi non ha più impegni di lavoro e che, soprattutto provenendo dall’estero, può e vuole vivere l’esperienza del viaggio in quello che forse è il periodo più bello dell’anno, quello in cui paesaggio, musei, monumenti sono più godibili, più affascinanti.
Nei mesi estivi prevale, invece, un pubblico più di massa, più rapido, che vuole più velocemente dare uno sguardo d’insieme: e quale postazione migliore della Torre del Mangia per vedere tutta la Città e tutte le Terre di Siena?!
I dati quantitativi del Museo Civico e della Torre del Mangia ci presentano, dunque, la varietà dei pubblici reali e ci indicano i loro diversi bisogni, atteggiamenti, motivazioni, attese. L’Amministrazione si sta muovendo per rispondere creando e attuando una strategia capace di comprendere queste motivazioni e questi bisogni diversificati di cultura, di accoglienza, di ricerca dei valori più profondi della nostra civiltà. Bisogni e attese che i turisti vogliono rivivere nella quotidianità del loro viaggio a Siena.
Altro tema centrale, a tale proposito, sono i dati relativi alla mostra di McCurry che ha avuto un grande successo e ha permesso al Comune di tenere il complesso del Santa Maria della Scala aperto ( tutti e quattro i livelli) per tutto il periodo della mostra. I biglietti emessi sono stati 65.099 di cui 10.668 durante il periodo delle festività, con punte giornaliere vicino ai 1.500 ingressi. Questa amministrazione comunale scelse, inoltre, di prorogare la mostra e proprio in quell’occasione ottenne di rimodulare anche i vincoli contrattuali concordati con i gestori durante la fase commissariale: ad esempio il riconoscimento della royalty al comune dopo l’emissione dei primi 40 mila biglietti (precedentemente era a partire dai 50 mila), estensione degli orari per la fruizione dell’allestimento e ampliamento delle postazioni di sorveglianza, decisioni che hanno consentito anche l’ulteriore apertura dei primi tre livelli del complesso museale. Abbiamo portato a Siena una mostra eccezionale e di grande richiamo a costi zero per il Comune (che ha incassato circa 20 mila euro di diritti e 40mila euro di aggio sul bookshop).
Tutti i soggetti pubblici e privati che operano nel settore culturale e turistico devono essere soggetti attivi, capaci di coordinarsi e di condividere l’essere protagonisti principali di questa ripresa: dentro un quadro di politica culturale e turistica innovativo, coerente, capace di creare valore e posti di lavoro è possibile collocare la ripresa della nostra Città. I pubblici reali della cultura e del turismo della Città sono già notevoli; quelli potenziali sono ancora più grandi. Vanno capiti nei loro bisogni, e a questi va data risposta puntando sulle nuove tecnologie per il turismo, su una accoglienza di qualità e comunque sempre dignitosa, su una nuova idea di offerta del patrimonio culturale. Un’offerta che non è solo di quadri, affreschi, statue, ma dei valori che li hanno creati: il mistero della creazione della civiltà della nostra Città. Questo chiedono i turisti: adulti, giovanissimi, pensionati, italiani e stranieri. Di far scoprire i valori di una civiltà capace di dire ancora qualcosa di importante nel mondo globale di plastica.