Il critico "a disposizione" della Scuola di specializzazione in beni storico-artistici
SIENA. Gli studenti della Scuola di specializzazione in Beni storico artistici dell’Università di Siena intervistano il celebre pittore, filosofo e critico d’arte Gillo Dorfles. Martedì 7 giugno dalle ore 15 Dorfles risponderà alle domande degli studenti, durante un appuntamento organizzato in collaborazione con la Scuola di dottorato “Logos e rappresentazione” e con l’assessorato alla Cultura del Comune di Siena. Al centro dell’intervista sarà il ruolo della critica nella cultura contemporanea, alla luce dell’ampio e fondamentale contributo offerto da Dorfles, a partire da celebri volumi quali ad esempio Le oscillazioni del gusto. L’arte d’oggi tra tecnocrazia e consumismo apparso nel 1958 e Il divenire delle arti, del 1959 che, sostiene l’autore, hanno avuto “una certa influenza sull’arte contemporanea, come pure i miei studi sul kitsch, elemento che prima di quel mio libro non era stato abbastanza individuato”.
Ad aprire l’incontro, ospitato nell’aula Magna del Rettorato, i saluti del rettore dell’Università Angelo Riccaboni, e gli interventi di Lucia Cresti, assessore alla Cultura del Comune di Siena, Roberto Venuti, preside della facoltà di Lettere e filosofia e Massimo Bignardi, direttore della Scuola di specializzazione in Beni storico artistici.
L’incontro rompe lo schema abituale della conferenza per assumere il carattere di un confronto fra generazioni, tra una personalità di primissimo piano protagonista del dibattito della cultura storico critica dell’arte, qual è Gillo Dorfles – che quest’anno festeggia il suo centunesimo compleanno – e futuri critici e storici dell’arte con lo sguardo proiettato verso il futuro.
“È un’idea – spiega Bignardi – che la Scuola coltivava da tempo, seguendo una metodologia della didattica che privilegia l’incontro e il confronto diretto, così come è da anni prassi dei nostri programmi, facendo registrare, a Siena, la presenza di grandi figure ed interpreti dell’arte contemporanea e del dibattito storico critico. L’entusiasmo con il quale il professor Dorfles ha accolto l’invito a farsi intervistare dagli studenti della Scuola è un segnale forte che rimarca, ulteriormente, la validità di una strategia culturale, nonché di una attenta offerta formativa”.
Ad aprire l’incontro, ospitato nell’aula Magna del Rettorato, i saluti del rettore dell’Università Angelo Riccaboni, e gli interventi di Lucia Cresti, assessore alla Cultura del Comune di Siena, Roberto Venuti, preside della facoltà di Lettere e filosofia e Massimo Bignardi, direttore della Scuola di specializzazione in Beni storico artistici.
L’incontro rompe lo schema abituale della conferenza per assumere il carattere di un confronto fra generazioni, tra una personalità di primissimo piano protagonista del dibattito della cultura storico critica dell’arte, qual è Gillo Dorfles – che quest’anno festeggia il suo centunesimo compleanno – e futuri critici e storici dell’arte con lo sguardo proiettato verso il futuro.
“È un’idea – spiega Bignardi – che la Scuola coltivava da tempo, seguendo una metodologia della didattica che privilegia l’incontro e il confronto diretto, così come è da anni prassi dei nostri programmi, facendo registrare, a Siena, la presenza di grandi figure ed interpreti dell’arte contemporanea e del dibattito storico critico. L’entusiasmo con il quale il professor Dorfles ha accolto l’invito a farsi intervistare dagli studenti della Scuola è un segnale forte che rimarca, ulteriormente, la validità di una strategia culturale, nonché di una attenta offerta formativa”.