Non tutti sono proprio contenti dell'evento...
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di Annalisa Coppolaro
Siena. E mentre le televisioni di tutto il mondo trasmettono a oltre due miliardi di persone la telecronaca del matrimonio scarico le foto fatte a Londra tre giorni fa. Foto dei souvenir, dei poster di auguri nei negozi, delle facce di William e Kate che occhieggiano da ogni parte. Mi chiedono come mai non sia rimasta al matrimonio: del resto c’era gente partita apposta per vedere le nozze, ed io ero già lì, nella casa dove abbiamo abitato quasi 15 anni prima di tornare a Siena. Rispondo che dobbiamo lavorare e i ragazzi hanno la scuola, ma non nascondo che vedere il matrimonio non era proprio la mia aspirazione….Già il caos pre-wedding, con tutte le maree di souvenir kitsch, le pagine di OK piene di pettegolezzi e la mania delle bandierine inglesi dappertutto mi avevano dato sui nervi. La gente inoltre qui non capisce come mai questa ‘’pre-wedding craze’’ non abbia contagiato tutti gli inglesi: chi appartiene all’upper middle class, ossia chi è andato alla scuola privata e proviene da una classe di quasi-nobiltà trova il matrimonio eccessivo, di cattivo gusto, una cosa per il popolo e su cui solo il popolo sogna e specula da almeno sei mesi. Il matrimonio è del resto una spesa per le casse pubbliche che in tempi di crisi non entusiasma proprio tutti: dopo che le nozze di Charles e Diana è costato, trent’anni fa, la bellezza di 30 milioni di sterline, 35 milioni di euro, quello di oggi costerà dai 50 ai 100 milioni di sterline, che escono in gran parte dalle tasche dei contribuenti…La perdita di produttività del paese durante questa giornata di festa imposta al popolo si aggira sui 3 milioni di sterline, secondo una ricerca molto accurata condotta da Business Life, l’autorevole rivista di British Airways (compagnia che del resto dovrebbe pure essere contenta di un matrimonio come questo che ha fatto volare avanti e indietro migliaia di persone…)
Ma cosa c’è in questo matrimonio di magico? O meglio, c’è qualcosa di magico?Ovviamente. La storia è una moderna favola di Cenerentola che sposa il suo principe azzurro : cosa meglio di questo per scatenare la stampa, i fotografi, gli speculatori?? La ragazzina è carina ma ‘’solo carina’’, come ha commentato il grande Caprarica da Londra, determinata ed ha una certa classe. Inoltre è riuscita a prendere al guinzaglio uno dei migliori ‘partiti’ del mondo occidentale… Ma come avrà fatto? Le riviste inglesi che ho letto sono comiche, e fanno impallidire i nostri giornali gossip…Come fa la Middlelton a conquistare il suo William con slip che costano 3.90 sterline??? (già, il Sun giura che le abbia comprate martedì scorso). E come ha fatto la figlia di una hostess a conquistare il bel biondo dal dolce sorriso??
La metà del popolo inglese se lo chiede, si precipita a comprare le tazze di finta porcellana fintamente dipinte a mano con la faccia dei due sposi, bandierine, cappellini, cartoline, cucchiaini, piattini con Wills and Kate… E passerà la notte nei pub a prendere un’altra sonora sbornia, stavolta con il pretesto di festeggiare. L’altra metà continua con la sua vita, spegne la BBC e cerca di ignorare le campane che da quasi un’ora suonano a festa. Come dire, il matrimonio piace più a noi stranieri che agli inglesi. Noi che adoriamo Diana più di quanto forse la ricordino in Gran Bretagna, noi che, esterofili da sempre, sognamo su una monarchia irrigidita e senza veri poteri, fatta di forma e di grandi cerimonie costose. In tempi di crisi basta anche questo per distrarre la folla e farla sognare su una favola moderna (e su un contratto di matrimonio che prevede la perdita da parte di Kate della custodia dei figli e di ogni bene del marito nel caso di divorzio). Cosa dire?
Siena. E mentre le televisioni di tutto il mondo trasmettono a oltre due miliardi di persone la telecronaca del matrimonio scarico le foto fatte a Londra tre giorni fa. Foto dei souvenir, dei poster di auguri nei negozi, delle facce di William e Kate che occhieggiano da ogni parte. Mi chiedono come mai non sia rimasta al matrimonio: del resto c’era gente partita apposta per vedere le nozze, ed io ero già lì, nella casa dove abbiamo abitato quasi 15 anni prima di tornare a Siena. Rispondo che dobbiamo lavorare e i ragazzi hanno la scuola, ma non nascondo che vedere il matrimonio non era proprio la mia aspirazione….Già il caos pre-wedding, con tutte le maree di souvenir kitsch, le pagine di OK piene di pettegolezzi e la mania delle bandierine inglesi dappertutto mi avevano dato sui nervi. La gente inoltre qui non capisce come mai questa ‘’pre-wedding craze’’ non abbia contagiato tutti gli inglesi: chi appartiene all’upper middle class, ossia chi è andato alla scuola privata e proviene da una classe di quasi-nobiltà trova il matrimonio eccessivo, di cattivo gusto, una cosa per il popolo e su cui solo il popolo sogna e specula da almeno sei mesi. Il matrimonio è del resto una spesa per le casse pubbliche che in tempi di crisi non entusiasma proprio tutti: dopo che le nozze di Charles e Diana è costato, trent’anni fa, la bellezza di 30 milioni di sterline, 35 milioni di euro, quello di oggi costerà dai 50 ai 100 milioni di sterline, che escono in gran parte dalle tasche dei contribuenti…La perdita di produttività del paese durante questa giornata di festa imposta al popolo si aggira sui 3 milioni di sterline, secondo una ricerca molto accurata condotta da Business Life, l’autorevole rivista di British Airways (compagnia che del resto dovrebbe pure essere contenta di un matrimonio come questo che ha fatto volare avanti e indietro migliaia di persone…)
Ma cosa c’è in questo matrimonio di magico? O meglio, c’è qualcosa di magico?Ovviamente. La storia è una moderna favola di Cenerentola che sposa il suo principe azzurro : cosa meglio di questo per scatenare la stampa, i fotografi, gli speculatori?? La ragazzina è carina ma ‘’solo carina’’, come ha commentato il grande Caprarica da Londra, determinata ed ha una certa classe. Inoltre è riuscita a prendere al guinzaglio uno dei migliori ‘partiti’ del mondo occidentale… Ma come avrà fatto? Le riviste inglesi che ho letto sono comiche, e fanno impallidire i nostri giornali gossip…Come fa la Middlelton a conquistare il suo William con slip che costano 3.90 sterline??? (già, il Sun giura che le abbia comprate martedì scorso). E come ha fatto la figlia di una hostess a conquistare il bel biondo dal dolce sorriso??
La metà del popolo inglese se lo chiede, si precipita a comprare le tazze di finta porcellana fintamente dipinte a mano con la faccia dei due sposi, bandierine, cappellini, cartoline, cucchiaini, piattini con Wills and Kate… E passerà la notte nei pub a prendere un’altra sonora sbornia, stavolta con il pretesto di festeggiare. L’altra metà continua con la sua vita, spegne la BBC e cerca di ignorare le campane che da quasi un’ora suonano a festa. Come dire, il matrimonio piace più a noi stranieri che agli inglesi. Noi che adoriamo Diana più di quanto forse la ricordino in Gran Bretagna, noi che, esterofili da sempre, sognamo su una monarchia irrigidita e senza veri poteri, fatta di forma e di grandi cerimonie costose. In tempi di crisi basta anche questo per distrarre la folla e farla sognare su una favola moderna (e su un contratto di matrimonio che prevede la perdita da parte di Kate della custodia dei figli e di ogni bene del marito nel caso di divorzio). Cosa dire?