Ospiti della serata in Accademia Chigiana sono il polistrumentista e cantante Marzouk Mejri e l’etnomusicologo Salvatore Morra agli oud, tunisino e orientale
SIENA. Giovedì 22 febbraio alle 21:00 nel Salone dei Concerti di Palazzo Chigi Saracini (via di Città 89) è la volta di “Una notte a Tunisi”, il terzo appuntamento di Tradire – Le radici nella musica 2024 “Accanto”. Ospiti della serata in Accademia Chigiana sono il polistrumentista e cantante Marzouk Mejri e l’etnomusicologo Salvatore Morra agli oud, tunisino e orientale.
Al centro della conversazione con musica dal vivo, condotta come sempre da Stefano Jacoviello, c’è il mâlûf: genere popolare tunisino per eccellenza, musica urbana che nell’ultimo secolo è stata investita più volte di valori e significati diversi. Da tradizione locale “ridisegnata” dai coloni francesi a simbolo di identità arabo-andalusa da contrapporre alla pervasività dell’industria culturale egiziana, il mâlûf si è trasformato recentemente passando attraverso la primavera araba e accompagnando i migranti in altri luoghi del mondo, dove rappresenta oggi il collante di comunità che si riconoscono in una nuova forma di identità nazionale più aperta e inclusiva. Pur essendo considerata “musica classica maghrebina”, il mâlûf è fatto per essere suonato insieme, cantato e condiviso nelle case private quanto nei club, e raccoglie in sé stili, fraseggi e ritmi di tutti i generi musicali tunisini. «Il malûf è pane quotidiano. È un’abitudine, il nostro patrimonio e la nostra eredità» dice Ziad Gharsa, forse attualmente il più noto artista di questo genere musicale. È un canto allo stesso tempo nostalgico e gioioso. Da Napoli, Torino, Parigi, Berlino, cantando il malûf si può scorgere e sentire il colore della notte a Tunisi.
Marzouk Mejri ha collaborato con molti musicisti napoletani di rilievo, fra cui Daniele Sepe, James Senese, Peppe Barra, Nuova Compagnia di Canto Popolare, 99 Posse, fino ai più recenti Nu Genea. Nel 2017 la RAI ha prodotto il docufilm intitolato “Vita di Marzouk”. Salvatore Morra indaga da artista e da studioso le intersezioni del mondo culturale arabo-islamico con gli universi sonori contemporanei. Ha recentemente pubblicato il libro Mâlûf, Suoni dal Mediterraneo arabo (Ed. Museo Pasqualino, Palermo). Insieme formano il duo Maluf System. “Eddiwen” è il loro album in prossima uscita.
Come sempre, l’appuntamento è preceduto a partire dalle 20:30 dalla degustazione di un vino che intreccia legami con la musica della serata, a cura della casa vinicola Mansalto.
Ascolto libero, Ingresso gratuito. Prenotazione obbligatoria: biglietteria@chigiana.org; Tel. 0577 220922.