Il volume di Aurora Savelli e Laura Vigni sarà presentato presso l'Accademia degli Intronati
SIENA. Giovedì (24 maggio) alle ore 17.30, all’Accademia degli Intronati Elisa Novi Chavarria (Università del Molise) e Simonetta Soldani (Università di Firenze) presenteranno il volume Una città al femminile. Protagonismo e impegno di donne senesi dal medioevo a oggi (Nuova Immagine Editrice, 2012), curato da Aurora Savelli e Laura Vigni.
Gli assessori alle Pari Opportunità del Comune e della Provincia di Siena, Paola Rosignoli e Simonetta Pellegrini, introdurranno la serata, le cui conclusioni saranno affidate all’Archintronato Roberto Barzanti. Nel corso dell’incontro brevi scritti femminili dal Trecento al secondo dopoguerra citati nel libro verranno letti dal Coordinamento Gruppi Donne delle Contrade. Il libro, che raccoglie gli atti del ciclo di conferenze svoltosi tra l’ottobre del 2010 e il marzo 2011 nelle sedi delle Contrade, è promosso dal Comune di Siena insieme alla Provincia di Siena e alla Fondazione Monte dei Paschi. Contiene saggi di Roberto Barzanti, Elena Brizio, Patrizia Gabrielli, Isabella Gagliardi, Irene Fosi, Adelisa Malena, Maria Pia Paoli, Gabriella Rustici, Aurora Savelli e Laura Vigni; Mauro Barni, Bruna Losi e Maria Talluri hanno scritto testimonianze sul periodo della seconda guerra mondiale.
Una città al femminile si propone di rendere visibili forme di protagonismo e di impegno femminili in una città dai forti tratti identitari come Siena. Assieme a singoli profili emergono nel libro presenze corali e azioni di una pluralità di donne, come le autrici di poesia del Cinquecento, le mistiche del Seicento, le aristocratiche animatrici dei salotti del Settecento, le popolane dei gruppi femminili delle Contrade, le borghesi dell’Associazione femminile di mutuo soccorso, le donne partigiane protagoniste dalla Resistenza. Risalta come abbiano avuto particolare continuità nel tempo l’influenza della lezione cateriniana nell’impegno religioso, la specificità di una tradizione femminile aristocratica colta, il sentimento di amore per la “piccola patria”. La città non è lo sfondo sul quale si stagliano tante storie diverse ma è l’ordito che le unisce lungo i secoli, rivelandoci echi e richiami, figure ed esperienze femminili che si trasmettono da una generazione all’altra, componenti imprescindibili della coesione sociale cittadina.