Nuovo appuntamento con la Settimana Musicale Senese
SIENA. Nuovo appuntamento della 70^ Settimana Musicale Senese questa sera (17 luglio) alla Chiesa di Sant’Agostino (ore 21.15) con i solisti della Mahler Chamber Orchestra. Henja Semmler (violino), Sonja Starke (violino), Anna Puig Torné (viola), Antoaneta Emanuilova (violoncello) e Olivier Patey (clarinetto) saranno gli interpreti di due capolavori dell’Ottocento cameristico, il Quartetto per archi in mi minore di Verdi e il Quintetto per clarinetto e archi in si minore op. 115 di Brahms, preceduti da Rocking Mirror Daybreak per due violini di Toru Takemitsu, principale compositore giapponese del Novecento.
Il Quartetto per archi in mi minore venne composto da Verdi a sessant’anni compiuti, nella primavera del 1873, unica composizione da camera nel pieno della sua maturità artistica. Fra una prova e l’altra dell’Aida che doveva rappresentarsi al San Carlo di Napoli, Verdi si dedicò alla scrittura di questo quartetto, che poi presentò a sorpresa a un ristretto gruppo di amici; la partitura conobbe la prima stampa nel 1876, e iniziò subito dopo a circolare nei maggiori centri musicali d’Europa, fra l’altro con un particolare successo. Diviso nei quattro classici movimenti, il Quartetto si caratterizza per un rigore e una coerenza formale che si sposano a tinte di gusto operistico e raffinatezze strumentali, consegnando così alla storia un vero e proprio capolavoro.
Il Quintetto per clarinetto in si minore op. 115 rappresenta il momento più alto della matura produzione cameristica di Johannes Brahms. Quando lo compone, nell’estate del 1891, Brahms ha ormai consapevolezza che l’affermarsi impetuoso dei poemi sinfonici straussiani nulla ha a che vedere con la sua posizione di “custode dei valori della tradizione”, alla riscoperta degli aspetti più squisitamente artigianali della creazione musicale, rimanendo fedele alla tradizione beethoveniana.
Ad aprire la serata Rocking Mirror Daybreak per duo di violini di Toru Takemitsu (1930-1996) considerato uno dei più importanti compositori giapponesi contemporanei, apprezzato da Stravinskij e con uno stile personalissimo, basato sulla ricerca timbrica, che segue parallelamente lo stile occidentale e quello orientale. Rocking Mirror Daybreak, scritta per le sorelle violiniste di origini armene Ida e Ani Kavafian, che l’hanno eseguita per la prima volta il 17 novembre 1983, alla Carnegie Hall di New York, è una partitura che deve il suo nome all’omonima raccolta di liriche curata da Makoto Ooka e Thomas Fitzsimmons, poeti e studiosi di letteratura giapponese coetanei di Takemitsu. Ciascuno dei quattro rapidi movimenti in cui è articolata prende il nome dall’incipit del testo poetico ispiratore, e Takemitsu allude alle immagini naturali evocate (come l’autunno o il passaggio di un uccello) affidando alle voci dei due violini scale di otto e cinque suoni, silenzi eloquenti, sonorità ben tangibili eppur sospese e misteriose, che paiono rifrangersi in quello specchio chiamato in causa dal titolo di questa suggestiva composizione.
Biglietti: Chiesa di Sant’Agostino: € 18 (ridotto € 10). Info: Accademia Musicale Chigiana, tel. 0577-22091, www.chigiana.it