di Roberto Cappelli
MONTALCINO. Arcadia Teatro domani (13 febbraio) alle ore 21.15 presso il Teatro degli Astrusi di Montalcino presenta “Un taxi a due piazze (mi salvi chi può)”, commedia brillante in due atti di Ray Cooney.
Sul palcoscenico gli attori Paola Giglioni, Gianni Poliziani, Daniela Flori, Andrea Tondi, Massimo Pasqualini, Niccolò Volpini, Daniele Magini, Franco Romani.
Chi l'ha detto che bisogna essere arabi per avere più mogli? Anche in Italia la bigamia (pur essendo un reato, articolo 556 del codice penale!!) è più diffusa di quanto si pensi. Certo, in modo segreto, nascosto, ufficioso.
Quanti uomini hanno una doppia famiglia… E non solo nel mondo dello spettacolo, anche tra la gente comune. È il tema di Taxi a due piazze, la godibilissima commedia teatrale in due atti scritta dal commediografo inglese Ray Cooney, con il titolo originale di "Run for your wife”. Il protagonista è il tassista Mario Rossi, cittadino romano bigamo, con due mogli inconsapevoli l'una dell'altra, la nevrotica e possessiva Alice, italiana, e l'elegante e un po' ninfomane (sì, affamata di sesso!) Barbara, francese. Mario, sfruttando i turni strampalati della sua professione e seguendo una precisa pianificazione di orari (che annota scrupolosamente su un taccuino cifrato), riesce per due anni a vivere nascondendo la verità: ovviamente Alice non sa di Barbara e viceversa.
Il tassista si divide quindi tra i due appartamenti, situati a Piazza Risorgimento (nel quartiere Prati) e a Piazza Irnerio (nel quartiere Aurelio), distanti solo cinque minuti di taxi. Una sera però tutto si complica, quando Mario scende dal taxi per aiutare una anziana signora vittima di uno scippo e – pur mettendo in fuga i ladri – riceve da questa una borsettata in testa, perde i sensi e viene ricoverato in ospedale. Al risveglio, ancora confuso, darà ad un infermiere l'indirizzo della prima moglie e alla polizia quello della seconda. All'indomani Barbara e Alice, sorprese e allarmate dall'insolito ritardo del marito, sempre molto preciso, ne denunciano contemporaneamente la scomparsa ai due commissariati di quartiere, che a loro volta si attivano mandando ad indagare due diversi ispettori. Anche la stampa contribuisce a mettere in ambasce il povero tassista, inviando a casa di Mario una fotografa che scatta la foto dell'"eroico" tassista, che viene pubblicata in prima pagina sul quotidiano Roma Sera. A quel punto Mario, per difendere il suo segreto, le tenta tutte: vola letteralmente da un appartamento all'altro, sommerge di bugie le due mogli e gli ispettori che conducono le indagini, mistifica la verità… Tutto questo con l'aiuto del vicino di casa e amico Walter Fattore, disoccupato cronico e anche un po' caotico, che lo asseconda e lo copre, inventandosi su due piedi nuove bugie per rendere più verosimile la storia, che finiscono tuttavia per incasinare ulteriormente il "povero" tassista. Le ore si sfasano, le corse si moltiplicano, gli equivoci, i sospetti, le gag, i doppi sensi procedono a ritmo indiavolato, inarrestabile, in un crescendo di comicità, grazie alla bravura degli attori che entrano ed escono affannosamente dividendo la stessa scena. Il finale è a sorpresa e ve lo lascio godere da soli…
Lo spettacolo in programma a Montalcino vede la regia di Gianni Poliziani, assistenza alla regia Luisa Picconi, Scenografia e luci Roberto Nottolini, fonica Sabrina Pinzuti, scenotecnica Carlo Fabbrini, costumi e trucco Annamaria Terzuoli. Si tratta di una Profuzione Formula Nuova Arcadia, in collaborazione con il Comune di Montalcino. Chi vuol farsi quattro risate di sana allegria, è invitato.
MONTALCINO. Arcadia Teatro domani (13 febbraio) alle ore 21.15 presso il Teatro degli Astrusi di Montalcino presenta “Un taxi a due piazze (mi salvi chi può)”, commedia brillante in due atti di Ray Cooney.
Sul palcoscenico gli attori Paola Giglioni, Gianni Poliziani, Daniela Flori, Andrea Tondi, Massimo Pasqualini, Niccolò Volpini, Daniele Magini, Franco Romani.
Chi l'ha detto che bisogna essere arabi per avere più mogli? Anche in Italia la bigamia (pur essendo un reato, articolo 556 del codice penale!!) è più diffusa di quanto si pensi. Certo, in modo segreto, nascosto, ufficioso.
Quanti uomini hanno una doppia famiglia… E non solo nel mondo dello spettacolo, anche tra la gente comune. È il tema di Taxi a due piazze, la godibilissima commedia teatrale in due atti scritta dal commediografo inglese Ray Cooney, con il titolo originale di "Run for your wife”. Il protagonista è il tassista Mario Rossi, cittadino romano bigamo, con due mogli inconsapevoli l'una dell'altra, la nevrotica e possessiva Alice, italiana, e l'elegante e un po' ninfomane (sì, affamata di sesso!) Barbara, francese. Mario, sfruttando i turni strampalati della sua professione e seguendo una precisa pianificazione di orari (che annota scrupolosamente su un taccuino cifrato), riesce per due anni a vivere nascondendo la verità: ovviamente Alice non sa di Barbara e viceversa.
Il tassista si divide quindi tra i due appartamenti, situati a Piazza Risorgimento (nel quartiere Prati) e a Piazza Irnerio (nel quartiere Aurelio), distanti solo cinque minuti di taxi. Una sera però tutto si complica, quando Mario scende dal taxi per aiutare una anziana signora vittima di uno scippo e – pur mettendo in fuga i ladri – riceve da questa una borsettata in testa, perde i sensi e viene ricoverato in ospedale. Al risveglio, ancora confuso, darà ad un infermiere l'indirizzo della prima moglie e alla polizia quello della seconda. All'indomani Barbara e Alice, sorprese e allarmate dall'insolito ritardo del marito, sempre molto preciso, ne denunciano contemporaneamente la scomparsa ai due commissariati di quartiere, che a loro volta si attivano mandando ad indagare due diversi ispettori. Anche la stampa contribuisce a mettere in ambasce il povero tassista, inviando a casa di Mario una fotografa che scatta la foto dell'"eroico" tassista, che viene pubblicata in prima pagina sul quotidiano Roma Sera. A quel punto Mario, per difendere il suo segreto, le tenta tutte: vola letteralmente da un appartamento all'altro, sommerge di bugie le due mogli e gli ispettori che conducono le indagini, mistifica la verità… Tutto questo con l'aiuto del vicino di casa e amico Walter Fattore, disoccupato cronico e anche un po' caotico, che lo asseconda e lo copre, inventandosi su due piedi nuove bugie per rendere più verosimile la storia, che finiscono tuttavia per incasinare ulteriormente il "povero" tassista. Le ore si sfasano, le corse si moltiplicano, gli equivoci, i sospetti, le gag, i doppi sensi procedono a ritmo indiavolato, inarrestabile, in un crescendo di comicità, grazie alla bravura degli attori che entrano ed escono affannosamente dividendo la stessa scena. Il finale è a sorpresa e ve lo lascio godere da soli…
Lo spettacolo in programma a Montalcino vede la regia di Gianni Poliziani, assistenza alla regia Luisa Picconi, Scenografia e luci Roberto Nottolini, fonica Sabrina Pinzuti, scenotecnica Carlo Fabbrini, costumi e trucco Annamaria Terzuoli. Si tratta di una Profuzione Formula Nuova Arcadia, in collaborazione con il Comune di Montalcino. Chi vuol farsi quattro risate di sana allegria, è invitato.