Alla Libreria Becarelli, sabato 9 febbraio, alle 18,00
di Silvana Biasutti
SIENA. Quando si pensa a Montalcino la mente corre subito al grande vino che girando il mondo ha fatto conoscere quei luoghi anche agli astemi. Almeno fino a qualche anno fa, ogni tanto, qualcuno chiamava perfino il famoso vino solo con il nome del paese in cui esso nasce. Ma da sempre, in quella terra e nei dintorni, ci sono stati visitatori che oltre al vino, salendo su per i tornanti della strada hanno guardato gli alberi e le colture vedendo il paesaggio e ascoltando le emozioni che suscita. Ma diciamocelo francamente: il profilo del visitatore che ora capita più spesso di incontrare è quello di una persona che non sente soluzione di continuità tra le suggestioni dei luoghi e l’appagamento di un bicchiere del vino che – quasi avesse voce – ti racconta le storie della vigna, ma soprattutto quella di chi la lavora e la interpreta.
Fare il vignaiolo, coltivare una vigna, fare un vino, può nascere davvero da una passione che ha analogie con le emozioni che solo un poeta sa tradurre in parole, in versi?
Pare di sì, e io ci credo, conoscendo gli uni e gli altri – poeti e vignaioli – tutta gente che sa tradurre i propri sentimenti in qualcosa che ce li fa conoscere e ci permette di capire e spesso condividere le loro emozioni, aggiungendo così, alla nostra vita, pezzettini di luce che fanno brillare anche il nostro umore e i nostri pensieri.
Per credere a quello che ho appena scritto, provate a venire sabato 9 febbraio alla Becarelli, la libreria di Siena che sta in via G. Mameli 14/16 (info@labecarelli.it). Alle 18. Si presentano le poesie di WHITE ROADS, e l’autrice – Alex Josephy – per incontrare, conoscere, assaggiare, assieme a lei e a un vignaiolo appassionato – Marino Colleoni – un sorso di poesia e il racconto delle emozioni che il paesaggio e il lavoro sanno accendere. Si assaggeranno i vini di Colleoni e di Fonterenza.