SIENA. Questa settimana l’appuntamento è con la pellicola Concorrenza sleale (2001), di Ettore Scola, uno dei più grandi maestri della Commedia all’italiana, in proiezione giovedì (26 febbraio), alle 21, nell’ex mercato rionale di Camollia, per la rassegna cinematografica, ad ingresso gratuito, organizzata dalla Circoscrizione 5.
Ettore Scola, attraverso le vicende di due uomini e delle loro famiglie, ci racconta l’assurdità delle leggi razziali, promulgate nel 1938, per la difesa del popolo italiano, che hanno privato delle libertà fondamentali i cittadini ebrei.
Il set è una strada di quartiere nella Roma di quegli anni. Protagonista, la piccola borghesia del tempo.
Umberto, cattolico, interpretato da Diego Abatantuono, prepara abiti su misura, e Leone, sarto ebreo, che assume i caratteri di Sergio Castellitto, vende capi confezionati.
Il regista ha intrecciato le loro vite, li ha uniti, forse per un otivo preciso, per sottolineare e imprimere nella memoria dello spettatore, il “non senso” di quelle leggi. Entrambi titolari di due botteghe poste l’una accanto all’altra, hanno anche le loro abitazioni nella stessa via e nello stesso palazzo, i figli più piccoli sono compagni di scuola e di gioco, i più grandi innamorati l’uno dell’altra.
Apparentemente uguali, nella conduzione di una vita orchestrata dalla “concorrenza sleale” che i due si fanno nell’esercizio della propria attività, e nella loro natura di uomini, saranno costretti , ben presto, a comportarsi da “diversi”. Leone e la sua famiglia, come tutti gli ebrei, verranno sottoposti ad una sistematica spoliazione di diritti: il divieto di possedere apparecchi radiofonici, di avere alle dipendenze domestiche ariane, di frequentare scuole pubbliche e di esercitare un’attività commerciale.
Il regista sceglie di svelare la verità agli spettatori, come ai protagonisti, un poco alla volta, facendogli vivere la quotidianità nell’inconsapevolezza di ciò che li aspetta, fino a manifestare la triste sorpresa del 1938.
Ettore Scola che ha diretto, tra l’altro, attori del calibro di Vittorio Gassman, Nino Manfredi, Marcello Mastroianni, Alberto Sordi e Sophia Loren, ha dato vita ad una lunga serie di capolavori, rendendo il cinema italiano famoso in tutto il mondo, e per questo, proprio nel 2001, è stato premiato con la Medaglia d’oro ai benemeriti della cultura e dell’arte.
Si ricorda che il ciclo di proiezioni andrà avanti fino al 26 marzo, ogni giovedì, nell’ex mercato rionale.
Ettore Scola, attraverso le vicende di due uomini e delle loro famiglie, ci racconta l’assurdità delle leggi razziali, promulgate nel 1938, per la difesa del popolo italiano, che hanno privato delle libertà fondamentali i cittadini ebrei.
Il set è una strada di quartiere nella Roma di quegli anni. Protagonista, la piccola borghesia del tempo.
Umberto, cattolico, interpretato da Diego Abatantuono, prepara abiti su misura, e Leone, sarto ebreo, che assume i caratteri di Sergio Castellitto, vende capi confezionati.
Il regista ha intrecciato le loro vite, li ha uniti, forse per un otivo preciso, per sottolineare e imprimere nella memoria dello spettatore, il “non senso” di quelle leggi. Entrambi titolari di due botteghe poste l’una accanto all’altra, hanno anche le loro abitazioni nella stessa via e nello stesso palazzo, i figli più piccoli sono compagni di scuola e di gioco, i più grandi innamorati l’uno dell’altra.
Apparentemente uguali, nella conduzione di una vita orchestrata dalla “concorrenza sleale” che i due si fanno nell’esercizio della propria attività, e nella loro natura di uomini, saranno costretti , ben presto, a comportarsi da “diversi”. Leone e la sua famiglia, come tutti gli ebrei, verranno sottoposti ad una sistematica spoliazione di diritti: il divieto di possedere apparecchi radiofonici, di avere alle dipendenze domestiche ariane, di frequentare scuole pubbliche e di esercitare un’attività commerciale.
Il regista sceglie di svelare la verità agli spettatori, come ai protagonisti, un poco alla volta, facendogli vivere la quotidianità nell’inconsapevolezza di ciò che li aspetta, fino a manifestare la triste sorpresa del 1938.
Ettore Scola che ha diretto, tra l’altro, attori del calibro di Vittorio Gassman, Nino Manfredi, Marcello Mastroianni, Alberto Sordi e Sophia Loren, ha dato vita ad una lunga serie di capolavori, rendendo il cinema italiano famoso in tutto il mondo, e per questo, proprio nel 2001, è stato premiato con la Medaglia d’oro ai benemeriti della cultura e dell’arte.
Si ricorda che il ciclo di proiezioni andrà avanti fino al 26 marzo, ogni giovedì, nell’ex mercato rionale.