SIENA. Domani (23 giugno) sarà la volta di EgumTeatro con "Aspettando Godot" di Samuel Beckett, per la regia di Annalisa Bianco e Virginio Liberti.
Sergio Licatalosi, Francesco Pennacchia, Massimiliano Poli e Angelo Romagnoli daranno vita a un'icona della storia del teatro, che in questa rilettura si avvale della traduzione di Carlo Fruttero.
"Aspettando Godot" è, per la storia del teatro, un testo di rottura, di rischio artistico, di alto valore morale, con un immaginario che negli anni '50 ha indicato la strada da seguire e molti l'hanno percorsa. Ma per Annalisa Bianco e Virginio Liberti quella strada non è più percorribile: sono infatti passati sessanta anni da quando è stato scritto il dramma di Vladimiro, Estragone, Pozzo, Lucky e quelle parole hanno perso la loro dirompente forza, la loro iniziale freschezza.
La decisione dell'autore e dei suoi eredi di controllare non soltanto l'integrità delle frasi ma anche le idee registiche presenti nelle didascalie, ha trasformato la novità in una noia sempre uguale e la vitalità di un tempo in morte museale.
Ecco allora che per i registi di EgumTeatro la beckettiana rottura con la tradizione è diventata negli anni una tradizione della rottura : "Il nostro "Aspettando Godot" – confermano la Bianco e Liberti – nasce da queste considerazioni. Non è detto che riusciremo a realizzare un buon spettacolo ma faremo del nostro meglio, nel rispetto delle norme contrattuali, per diminuire lo stato vegetativo in cui si trova da anni".
Il festival Voci di Fonte non è solo teatro ma è anche un'occasione per incontrare artisti e scrittori. Alle ore 19 al "Bar Fonte Gaia", in Piazza del Campo, Debora Pietrobono, organizzatrice teatrale e responsabile organizzativa del progetto Punta Corsara di Scampia, presenterà l'antologia "Senza corpo_Voci dalla nuova scena italiana" di cui è la curatrice per minimum fax nella collana Best-OFF . Otto testi di nove giovani drammaturghi, spesso già premiati e riconosciuti come piccoli capolavori di scrittura, forniscono una zoomata sul panorama teatrale italiano. Alla presentazione saranno presenti alcuni degli autori.
Sergio Licatalosi, Francesco Pennacchia, Massimiliano Poli e Angelo Romagnoli daranno vita a un'icona della storia del teatro, che in questa rilettura si avvale della traduzione di Carlo Fruttero.
"Aspettando Godot" è, per la storia del teatro, un testo di rottura, di rischio artistico, di alto valore morale, con un immaginario che negli anni '50 ha indicato la strada da seguire e molti l'hanno percorsa. Ma per Annalisa Bianco e Virginio Liberti quella strada non è più percorribile: sono infatti passati sessanta anni da quando è stato scritto il dramma di Vladimiro, Estragone, Pozzo, Lucky e quelle parole hanno perso la loro dirompente forza, la loro iniziale freschezza.
La decisione dell'autore e dei suoi eredi di controllare non soltanto l'integrità delle frasi ma anche le idee registiche presenti nelle didascalie, ha trasformato la novità in una noia sempre uguale e la vitalità di un tempo in morte museale.
Ecco allora che per i registi di EgumTeatro la beckettiana rottura con la tradizione è diventata negli anni una tradizione della rottura : "Il nostro "Aspettando Godot" – confermano la Bianco e Liberti – nasce da queste considerazioni. Non è detto che riusciremo a realizzare un buon spettacolo ma faremo del nostro meglio, nel rispetto delle norme contrattuali, per diminuire lo stato vegetativo in cui si trova da anni".
Il festival Voci di Fonte non è solo teatro ma è anche un'occasione per incontrare artisti e scrittori. Alle ore 19 al "Bar Fonte Gaia", in Piazza del Campo, Debora Pietrobono, organizzatrice teatrale e responsabile organizzativa del progetto Punta Corsara di Scampia, presenterà l'antologia "Senza corpo_Voci dalla nuova scena italiana" di cui è la curatrice per minimum fax nella collana Best-OFF . Otto testi di nove giovani drammaturghi, spesso già premiati e riconosciuti come piccoli capolavori di scrittura, forniscono una zoomata sul panorama teatrale italiano. Alla presentazione saranno presenti alcuni degli autori.