di Mabel Marini
SIENA. Non dev’essere semplice spostarsi da una casa all’altra varie volte all’anno. Ma se le due case fossero una in Toscana e l’altra a Londra non mi dispiacerebbe per niente farlo.
‘’Basta abituarsi a fare le valigie, chiudere acqua e luce, dare le consegne, ricordarsi di portare la famiglia con sè e il gioco è fatto’’, ride Annalisa, che, giornalista da vent’anni esatti, racconta da circa 22 storie sui giornali locali e nazionali. ‘’Ho cominciato a 19 anni, totalmente per caso, dopo aver sognato di pubblicare un libro per moltissimi anni ho conosciuto una giornalista senese che ha letto quello che scrivevo e lo ha mandato a un mensile senese…’’
Annalisa Coppolaro, cognome inglese Nowell, di Murlo, ha però una nuova freccia al suo arco: ha scritto un libro in inglese, pubblicato in migliaia di copie ed oggi distribuito in Gran Bretagna, USA, Australia, Canada, Giappone e in tutta Europa, of course. Tiene a dire che per il libro non ha dovuto cercare un editore, perchè le hanno chiesto di scriverlo, pagando perdipiù un anticipo di svariate migliaia di sterline. La casa editrice Anova, imprint Portico, che pubblica da anni anche libri sull’ Italia, l’ha infatti contattata a Londra tramite la sua agenzia letteraria LBLA per sapere se potesse buttare giù una ‘overview’ relativa al nostro paese. Ma stavolta sugli aspetti positivi, quelli per cui siamo amati nel mondo.
"L’ho scritta in diverse settimane, puntando su quanto di italiano e positivo si trova tra le cose migliori , ossia la nostra eccellenza nella moda, nel design, nella cucina, nello sport, nel lifestyle, nell’arte, nella musica classica. Non dimentichiamo che, nonostante le gaffe dei nostri politici, la moda per l’ Italia non è mai passata nei paesi anglofoni, ed il nostro paese si associa al buon gusto, alla buona tavola, all’eleganza. E poi ricordiamo il calcio, la formula 1, il motociclismo,i grandi nomi del nostro cinema. Mi era poi richiesto un punto di vista personale, della giornalista italiana che da Londra osserva il suo paese e scrive corrispondenze da anni. Troppe volte siamo negativi nei riguardi delle ricchezze del nostro Paese, quindi dover puntare sul ‘positivo’ come richiesto mi ha subito entusiasmato".
Non poteva però essere positiva su tutto, e così ha inserito un capitolo sulle contraddizioni italiane, uno sulla politica, e qua e là colorati commenti su aspetti divertenti dell’ italiano medio, del nostro modo di viaggiare , ad esempio, di come ci proponiamo talvolta all’estero, e di come una senese a Londra racconta la sua regione, con tutti i contrasti e le bellezze del luogo. E quindi particolari su Siena, su Murlo, sulla nostra gente, su quello che contraddistingue l’ esperienza di una donna della provincia toscana approdata a Londra , per amore, circa 15 anni fa. Nei capitoli, insomma, non solo spaghetti, sole e mare ma anche idiosincrasie, nevrosi, humour, vizi e piccole scene di vita che ci contraddistinguono ovunque nel mondo.
Quella ‘overview’ è molto piaciuta, e Annalisa ha vinto sugli altri in corsa per questo lavoro. Le hanno commissionato il libro, da terminare in 4 mesi, 65 mila parole ‘’pagate’’ in anticipo. Un’ occasione da non perdere!
Il libro è uscito otto mesi fa in Gran Bretagna con ottime recensioni. Le interviste sulla BBC si sono susseguite, e poi riviste, giornali, citazioni su siti e blog. Ed ha appena firmato i contratti per le edizioni ungherese e polacca. Oggi il libro è ovunque, anche in una libreria di Siena.
‘’I proprietari dicono che, oltre ai turisti, molti senesi lo comprano, riconoscendo il mio nome… Mi fa molto piacere’’. E racconta del capitolo su Berlusconi ‘censurato’ all’Italian Cultural Institute di Londra…Un vero caso, uscito su Unita’ ed Espresso. ‘’Ottima pubblicita’. Ha fatto il giro dei siti e dei blog, ed hanno fondato un gruppo su Facebook, How to live like an Italian, ho comprato il libro alla faccia loro’’.
Scrivere in italiano la entusiasma, il suo primo libro ‘’Giochi d’amore e d’infedelta’’ è del 2005, e qualcos’altro è in arrivo…’’Scrivere è come una febbre – dice – e non se ne guarisce mai…’’.
SIENA. Non dev’essere semplice spostarsi da una casa all’altra varie volte all’anno. Ma se le due case fossero una in Toscana e l’altra a Londra non mi dispiacerebbe per niente farlo.
‘’Basta abituarsi a fare le valigie, chiudere acqua e luce, dare le consegne, ricordarsi di portare la famiglia con sè e il gioco è fatto’’, ride Annalisa, che, giornalista da vent’anni esatti, racconta da circa 22 storie sui giornali locali e nazionali. ‘’Ho cominciato a 19 anni, totalmente per caso, dopo aver sognato di pubblicare un libro per moltissimi anni ho conosciuto una giornalista senese che ha letto quello che scrivevo e lo ha mandato a un mensile senese…’’
Annalisa Coppolaro, cognome inglese Nowell, di Murlo, ha però una nuova freccia al suo arco: ha scritto un libro in inglese, pubblicato in migliaia di copie ed oggi distribuito in Gran Bretagna, USA, Australia, Canada, Giappone e in tutta Europa, of course. Tiene a dire che per il libro non ha dovuto cercare un editore, perchè le hanno chiesto di scriverlo, pagando perdipiù un anticipo di svariate migliaia di sterline. La casa editrice Anova, imprint Portico, che pubblica da anni anche libri sull’ Italia, l’ha infatti contattata a Londra tramite la sua agenzia letteraria LBLA per sapere se potesse buttare giù una ‘overview’ relativa al nostro paese. Ma stavolta sugli aspetti positivi, quelli per cui siamo amati nel mondo.
"L’ho scritta in diverse settimane, puntando su quanto di italiano e positivo si trova tra le cose migliori , ossia la nostra eccellenza nella moda, nel design, nella cucina, nello sport, nel lifestyle, nell’arte, nella musica classica. Non dimentichiamo che, nonostante le gaffe dei nostri politici, la moda per l’ Italia non è mai passata nei paesi anglofoni, ed il nostro paese si associa al buon gusto, alla buona tavola, all’eleganza. E poi ricordiamo il calcio, la formula 1, il motociclismo,i grandi nomi del nostro cinema. Mi era poi richiesto un punto di vista personale, della giornalista italiana che da Londra osserva il suo paese e scrive corrispondenze da anni. Troppe volte siamo negativi nei riguardi delle ricchezze del nostro Paese, quindi dover puntare sul ‘positivo’ come richiesto mi ha subito entusiasmato".
Non poteva però essere positiva su tutto, e così ha inserito un capitolo sulle contraddizioni italiane, uno sulla politica, e qua e là colorati commenti su aspetti divertenti dell’ italiano medio, del nostro modo di viaggiare , ad esempio, di come ci proponiamo talvolta all’estero, e di come una senese a Londra racconta la sua regione, con tutti i contrasti e le bellezze del luogo. E quindi particolari su Siena, su Murlo, sulla nostra gente, su quello che contraddistingue l’ esperienza di una donna della provincia toscana approdata a Londra , per amore, circa 15 anni fa. Nei capitoli, insomma, non solo spaghetti, sole e mare ma anche idiosincrasie, nevrosi, humour, vizi e piccole scene di vita che ci contraddistinguono ovunque nel mondo.
Quella ‘overview’ è molto piaciuta, e Annalisa ha vinto sugli altri in corsa per questo lavoro. Le hanno commissionato il libro, da terminare in 4 mesi, 65 mila parole ‘’pagate’’ in anticipo. Un’ occasione da non perdere!
Il libro è uscito otto mesi fa in Gran Bretagna con ottime recensioni. Le interviste sulla BBC si sono susseguite, e poi riviste, giornali, citazioni su siti e blog. Ed ha appena firmato i contratti per le edizioni ungherese e polacca. Oggi il libro è ovunque, anche in una libreria di Siena.
‘’I proprietari dicono che, oltre ai turisti, molti senesi lo comprano, riconoscendo il mio nome… Mi fa molto piacere’’. E racconta del capitolo su Berlusconi ‘censurato’ all’Italian Cultural Institute di Londra…Un vero caso, uscito su Unita’ ed Espresso. ‘’Ottima pubblicita’. Ha fatto il giro dei siti e dei blog, ed hanno fondato un gruppo su Facebook, How to live like an Italian, ho comprato il libro alla faccia loro’’.
Scrivere in italiano la entusiasma, il suo primo libro ‘’Giochi d’amore e d’infedelta’’ è del 2005, e qualcos’altro è in arrivo…’’Scrivere è come una febbre – dice – e non se ne guarisce mai…’’.