di Giulia Tacchetti
CHIUSDINO. Frizzante, dinamica, divertente, così si può definire la rappresentazione dell’opera di Rossini (sabato 4 luglio) sia per la regia ( coadiuvata dall’allestimento scenico di Nicola Visibelli ) di Giuseppe De Tomasi, che, come aveva promesso, ha rispettato “ le clausole del divertimento, senza sconfinare nel cattivo gusto, rispettando l’epoca della prerivoluzione “, sia per il direttore d’orchestra Matteo Beltrami, poco più che trentenne, che è riuscito ad esprimere il forte vitalismo della musica rossiniana lanciando i cantanti in arie e duetti di effetto, sfruttando al meglio la loro funzione espressiva e quella degli strumenti. L’acustica del teatro ha aiutato in tal senso.
Il cast è composto da seri professionisti sia dal punto di vista vocale che attoriale: nel ruolo del Conte d’Almaviva il tenore Ricardo Mirabelli, il basso Luca Ludovici in Bartolo, il mezzosoprano Agata Bienkowska in Rosina, il baritono Michele Govi in Figaro.
Agata Bienkowska nel corso della sua interpretazione riesce ad esprimere in un crescendo la forte vitalità del personaggio, che ci allontana dall’immagine di una fanciulla perseguitata ed indifesa; infatti basta contraddirla che si scatena in sotterfugi e menzogne in modo determinato e vigile, degne di una teatrante. Figaro, motore della vicenda, comunica la padronanza della scena fin dalla sua prima apparizione, quando canta la sua gioia di vivere e le sue eccezionali qualità professionali ( cavatina “ largo al factotum “). Varie sono le gags che arricchiscono l’azione. Berta, la vecchia cameriera ( soprano Giovanna Donadini ) è riuscita a conquistare immediatamente il pubblico, sia per la voce che per la presenza scenica ( aria “ Il vecchietto cerca moglie “ ). Il basso Pietro Simone, nel ruolo di Basilio, ha sostituito all’ultimo minuto Andrea Patucelli, colpito da una laringite
Il pubblico è accorso numeroso, anche gli ultimi posti sono stati occupati, ed è apparso eterogeneo: stranieri tanti, come al solito, ma tanti Senesi e numerosi Fiorentini o di zone limitrofe. Rincuora nel vedere un pubblico entusiasta e divertito in un momento come questo, unico sostenitore nella battaglia contro i tagli finanziari.
CHIUSDINO. Frizzante, dinamica, divertente, così si può definire la rappresentazione dell’opera di Rossini (sabato 4 luglio) sia per la regia ( coadiuvata dall’allestimento scenico di Nicola Visibelli ) di Giuseppe De Tomasi, che, come aveva promesso, ha rispettato “ le clausole del divertimento, senza sconfinare nel cattivo gusto, rispettando l’epoca della prerivoluzione “, sia per il direttore d’orchestra Matteo Beltrami, poco più che trentenne, che è riuscito ad esprimere il forte vitalismo della musica rossiniana lanciando i cantanti in arie e duetti di effetto, sfruttando al meglio la loro funzione espressiva e quella degli strumenti. L’acustica del teatro ha aiutato in tal senso.
Il cast è composto da seri professionisti sia dal punto di vista vocale che attoriale: nel ruolo del Conte d’Almaviva il tenore Ricardo Mirabelli, il basso Luca Ludovici in Bartolo, il mezzosoprano Agata Bienkowska in Rosina, il baritono Michele Govi in Figaro.
Agata Bienkowska nel corso della sua interpretazione riesce ad esprimere in un crescendo la forte vitalità del personaggio, che ci allontana dall’immagine di una fanciulla perseguitata ed indifesa; infatti basta contraddirla che si scatena in sotterfugi e menzogne in modo determinato e vigile, degne di una teatrante. Figaro, motore della vicenda, comunica la padronanza della scena fin dalla sua prima apparizione, quando canta la sua gioia di vivere e le sue eccezionali qualità professionali ( cavatina “ largo al factotum “). Varie sono le gags che arricchiscono l’azione. Berta, la vecchia cameriera ( soprano Giovanna Donadini ) è riuscita a conquistare immediatamente il pubblico, sia per la voce che per la presenza scenica ( aria “ Il vecchietto cerca moglie “ ). Il basso Pietro Simone, nel ruolo di Basilio, ha sostituito all’ultimo minuto Andrea Patucelli, colpito da una laringite
Il pubblico è accorso numeroso, anche gli ultimi posti sono stati occupati, ed è apparso eterogeneo: stranieri tanti, come al solito, ma tanti Senesi e numerosi Fiorentini o di zone limitrofe. Rincuora nel vedere un pubblico entusiasta e divertito in un momento come questo, unico sostenitore nella battaglia contro i tagli finanziari.