SIENA. Fissata per giovedì 30 marzo l’inaugurazione della mostra Twofold di João Freitas negli spazi del Santa Maria della Scala. La mostra, a cura d Esther Biancotti e Jacopo Figura (FuoriCampo), è realizzata grazie al contributo della Fédération Wallonie Bruxelles.
L’esposizione si sviluppa su diversi livelli. Al piano terra, nella sala dell’ex refettorio, sono proiettati a ciclo continuo tre video differenti che mostrano, ciascuno, una mano che estrae fazzoletti di carta da una scatola reiterando il movimento fino all’esaurimento degli stessi. Al piano inferiore, in uno degli ambienti che ospitano il Museo Archeologico Nazionale, un video proietta l’analogo gesto compiuto estraendo asciugamani di carta con un movimento verso il basso. Il fruscio della carta risuona nell’intero spazio, creando una disorientante esperienza sensoriale in cui la delicatezza della soffice carta contrasta con l’attrito desolatamente asciutto che l’estrazione del fazzoletto produce.
La ripetizione dello stesso gesto dà vita a forme sempre diverse, tuttavia sempre uguali, come entità singole che trovano la propria – il proprio – fine nello scomparire di una forma che ne fa nascere un’altra in un ciclo continuo di apparizione e sparizione, di nascita e morte.
Un processo che genera quasi una sovrapposizione delle forme del tempo, fra Kronos (indeterminato, quantitativo) e Kairos (il tempo dell’accadere) delineando una ciclicità che assume il valore assoluto della storia. Da questa prospettiva, è possibile riconoscere una sorta di atto creativo nel dettaglio delle mani protagoniste dell’azione: un elemento simbolico che trova la sua alterità immaginifica e materiale nelle storie raffigurate sulle pareti del vecchio ospedale, in quei gesti sapienti compiuti per scopi assistenziali o devozionali; una contestualizzazione che permette di evidenziare i molteplici piani di lettura che stimola l’iterazione di un gesto che solitamente trova la finalità nell’uso associato all’igiene, la cura e la consolazione.
L’osservatore è invitato a contemplare la transitorietà della vita e la dualità dell’esistenza attraverso il breve comparire di fazzoletti e asciugamani, ma anche ad apprezzare la bellezza e la semplicità degli oggetti quotidiani, come le forme che questi casualmente assumono e la magia che si compie attraverso un’azione che si ripete incessantemente, sempre uguale, sempre diversa. E la poesia dello sguardo che la racchiude.
BIOGRAFIA
João Freitas, Coimbra, 1989. Vive e lavora a Bruxelles.
È un artista, portoghese-lussemburghese, che vive e lavora a Bruxelles, dove si è laureato con grande merito nel 2014 presso l’ENSAV La Cambre. Il lavoro di Freitas si concentra sul concetto di tracce, usura e tempo per arrivare al cuore delle strutture che utilizza come materiali. Tra le più recenti mostre personali si ricorda I Maestri del colore. Chapter V, Galleria FuoriCampo, (Siena, 2022);Unshielded, La Patinoire Royale / Galerie Valérie Bach (Bruxelles, 2022), Heimat, il Centre Tour à Plomb (Bruxelles, 2020), Into the Open il Centre d’art Dominique Lang (Dudelange, 2020), Frühlingsstimmen, a cura di Maud Salembier, Chapelle de Boondael, (Bruxelles, 2019); Young Talent Prize, curated by Pauline Hatzigeorgiou, Art On Paper, BOZAR, (Brussels, 2016). Tra le mostre collettive si ricorda invece Brave new world order, a cura di Kevin Muhlen, Rotondes & Casino Luxembourg – Forum d’art contemporain, Luxembourg (LU,2021); 50/50, a drawing show, curated by Julien Saudubray & Tatiana Wolska, (Brussels, 2021); ISLAND/ISH, a cura di Emmanuel Lambion, Institut Culturel Italien, (Brussels 2018); INTRO_, a cura di Fanny Weinquin, Konschthaus beim Engel, (Luxembourg, 2017).
Il suo lavoro è presente nella Collezione Galila Barzilaï-Hollander (BE), nella Collezione Frédéric de Goldschmidt (BE), nella Fondation privée du Carrefour des Arts (BE), nella collezione del Ministère de la Culture del Lussemburgo.
È membro del collettivo di artisti muesli.
È rappresentato dalla galleria FuoriCampo di Siena e dalla galleria Valérie Bach di Bruxelles.
INFO
Opening: 30 marzo ore 18.30
Periodo di mostra: 31 marzo – 6 maggio 2023
Apertura: Tutti i giorni 10 – 19
Sede: Santa Maria della Scala, Piazza del Duomo 1, Siena