Nel film tre ragazzini incuranti di rischi, insidie ma certi del giusto
di Paola Dei
SIENA. Proiettato pochi giorni ordini al Festival del Film di Roma e vincitore del Premio Gala assegnato dal pubblico, esce nelle sale Trash, che fonde etica ed estetica grazie al coraggio di tre bambini: Raphael, Gardo e Gabriel detto Ratto, che non conoscono neppure il significato etimologico dei termini sopra citati ma che, con quella intelligenza del cuore e capacità intuitiva scelgono con determinazione di seguire quanto percepiscono essere giusto, incuranti di rischi, insidie, pericoli che trasformano il loro viaggio in una continua scommessa.
Di Stephen Daldy con Rooney Mara, Martin Sheen, Wagner Moura, Selton Mello, Andrê Ramino, il film narra le vicende di tre bambini che sbarcano il lunario raccogliendo rifiuti in un centro di smaltimento. Durante una delle loro giornate Raphael trova un portafogli che contiene, oltre al denaro, un foto, dei numeri, l’effige di un Santo ed una chiave, bottino di cui è a caccia la polizia locale guidata da un rappresentante senza scrupoli che non disdegna le maniere forti pur di ottenere quanto si è prefissato.Un susseguirsi di colpi di scena e le agili e scattanti gambe dei tre piccoli eroi aiutati da un Missionario moderno ed accogliente, riescono a dare un giusto epilogo alle vicende mentre talento e confezione formale impeccabile emozionano il pubblico.
Il film che ricorda The Millionaire di Danny Boyle da alcuni è stato accusato di “colonialismo commerciale”, ma a noi va bene così, soprattutto perché da tempo non si vedeva sprizzare tanta energia, vitalità e capacità di seguire il percorso di quella che definiamo metaforica “santità” in maniera così semplice, ingenua ed entusiasmante.
Inserito sia nella Sezione Alice nella Città, sia nella Sezione Gala, il Film ha ricevuto un doppio Premio, la Menzione Speciale da una parte e il Premio del pubblico dall’altra, mentre il regista ha dichiarato che i 10.000 dollari vinti andranno alle Favelas Brasiliane e Luigi Abete di BNL, subito dopo aver accolto la notizia, ha raddoppiato la posta.
Adattato dal romanzo per ragazzi scritto da Andy Mulligan e sceneggiato da Richard Curtis, il Film ha tenuto inchiodato alla sedia il pubblico dell’Auditorium sospeso fra i fatti che si succedevano e le emozioni miste di apprensione per i tre bambini.
Un espediente che appare studiato ma che non inficia la potenza del film stesso, soprattutto per merito dei piccoli eroi che con una sfilza di denti bianchi e un sorriso sono stati capaci di bucare lo schermo e arrivare dritti al cuore, insegnandoci con lo sguardo e con le snelle e agili gambe, che esiste ancora un mondo per il quale vale la pena di lottare e rischiare.