La presentazione del libro si terrà venerdì (26 giugno), alle ore 17, presso la sala Sant'Ansano, nel complesso museale del Santa Maria della Scala di Siena. Ne discuteranno con l’autore Maurizio Boldrini, giornalista ed editore del volume; Franco Ceccuzzi, parlamentare; Marcello Flores, storico e Alessandro Orlandini, presidente Asmos.
A fare da sfondo al libro, fatto di storie narrate con freschezza, ci sono i luoghi che l’autore ha vissuto con più intensità, a partire dalla città di nascita, Pienza. Il paesaggio e l’umanità che lo popola sono le chiavi per leggere in profondità i diciassette racconti di Bonifazi: pareti di tufo e poderi sui poggi, persone umili e argute, storie di dignità e coraggio. Una narrazione a metà tra l’autobiografia e l’invenzione, dove l’autore diventa ora cronista di episodi realmente accaduti – il rastrellamento del 23 aprile del 1944 a Vivo d’Orcia, l’esplosione, nel maggio del 1954, della miniera di Ribolla, l’uccisione a Siena, nell’arroventato clima del Quarantotto, del capolega Severino Meiattini – ora narratore di storie e personaggi che nascono dal suo privato e si colorano di fantasia.
“Raccontati con pudore – si legge nella postfazione di Boldrini – con un tono di affettuosa partecipazione, con piglio dai tratti pratoliniani, con una pacata dolcezza di cui forse solo nell’età avanzata noi uomini siamo capaci, sono i racconti a tema amoroso: Marcello, artigiano di Poggibonsi abile nel costruire i mobili e nell’avvelenarsi la vita per il tradimento della moglie; Francesco, infelice custode dell’amore impossibile per Manuela di Cuba; la giovane studentessa che vive la passione di un vero San Valentino con l’allora maestro poi diventato marito. Frammenti di vite vissute e di vite narrate, in cui l’autore a volte si maschera con mano leggera e fresca senza rinunciare mai a dirci di come sia difficile e bello attraversare una parte considerevole del ‘secolo breve’ e feroce”.
L’autore
Nato a Pienza, in provincia di Siena, il 25 dicembre 1925, Emo Bonifazi si è iscritto al Pci nel 1942 e ha partecipato alla Resistenza armata, prima nella formazione Mencattelli e poi nella Brigata Garibaldi “Spartaco Lavagnini”. Arrestato e messo in carcere nel 1948 per la partecipazione alle manifestazioni contro l’attentato a Palmiro Togliatti, fu assolto senza alcuna imputazione e senza processo. Dal 1953 al 1961, Bonifazi è stato dirigente e poi segretario provinciale della Federazione del Pci di Grosseto. Componente della sezione agraria alla Direzione nazionale del Pci, membro della segreteria nazionale dell’Alleanza contadini, Emo Bonifazi è stato il fondatore dell’Associazione regionale contadini della Toscana, di cui è stato presidente dal 1965 al 1978. Per tre legislature, dal 1968 al 1979, è stato deputato in Parlamento, dove ha fatto parte della Commissione agricoltura della Camera, di cui è stato anche vice presidente, e della Commissione interparlamentare per la elaborazione dei decreti di trasferimento delle competenze dallo Stato alle Regioni. Nel 1980 è entrato a far parte della Giunta regionale della Toscana come assessore all’agricoltura, foreste, caccia e pesca; incarico che ha ricoperto fino al 1987. “Toscana racconta” è il suo terzo libro. Nel 1979 ha pubblicato, per Nuovo Corriere Senese, “Lotte contadine in Val d’Orcia”, saggio sulle lotte sindacali e civili dei contadini della Val d’Orcia dal dopoguerra al 1978. Nel 2004 è uscito ”C’è sempre un tempo per la politica”, riflessioni e ricordi di vita e militanza, edito da Le Balze.