E' giunta alla sesta edizione la carrellata di appuntamenti musicali dell'Accademia Chigiana dedicati al rapporto con le tradizioni
SIENA. Da giovedì 8 febbraio alle 21:00 torna “TRADIRE – Le radici nella musica”, il ciclo di appuntamenti musicali dell’Accademia Chigiana dedicati al rapporto con le tradizioni giunto alla sesta edizione. La serie di cinque appuntamenti, che si terranno ogni giovedì alle 21:00 a Palazzo Chigi Saracini (via di Città 89) fino al 7 marzo, quest’anno si intitola “Accanto”. È dedicata a musiche che si trovano ai due lati di un confine e lo attraversano per dimostrare che solo accanto all’altro, attraverso lo scambio e la condivisione delle proprie radici, si può trovare ragione della propria identità. Sono tutte musiche che raccontano che siamo l’incrocio di mille percorsi, e usiamo le tradizioni per costruire dal presente l’immagine di un passato in cui è dolce rifugiarsi, ma dice chi siamo, oggi per domani.
Si ricomincia l’8 febbraio con “De Ballo Gallico”, che non ha a che fare con le campagne militari di Cesare, ma piuttosto con i canti e le danze che attraversano le Alpi Occidentali: partono dal Monferrato, dal Canavese, dalla Valsesia, passano per il Delfinato, l’Occitania, il Bourbonnais, il Berry, e si spingono fino alla Guascogna e alla Bretagna, per poi tornare indietro verso la Savoia e il Piemonte. Da lì provengono i componenti dell’ensemble Quatrad: Guido Antoniotti, Sandro Fusetto, Gabriele Gunella e Massimo Losito, musicisti dediti alla ricerca, alla conservazione e alla rilettura della musica tradizionale che unisce Italia e Francia al ritmo di rigaudon, bourrée, valzer, polke, mazurke. Fanno parte della memoria popolare anche filastrocche, canti di corteggiamento e di lavoro, e canzoni che i migranti usavano per tenersi compagnia durante il viaggio, intonandole insieme a chi gli era accanto.Gli strumenti suonati da Quatrad tengono insieme ricordi di medioevo, come la ghironda, i flauti, le cornamuse, i tamburelli, con il clima delle osterie e delle feste campestri, evocato dalla fisarmonica, dal violino, Ma accanto ad essi si presentano anche oggetti del quotidiano che, come ci insegna l’economia del viver contadino, basta cambiare il modo di maneggiarli e si trasformano in strumenti musicali.
L’appuntamento, come sempre condotto da Stefano Jacoviello, accompagnerà il pubblico fra musica e conversazione attraversando due mondi sonori che vivono uno accanto all’altro ai due lati delle Alpi, e si traducono a vicenda come dialetti musicali che rinascono ogni volta che qualcuno ne sente gli accenti e comincia a ballare.
Ancora una volta, come ormai da tradizione, a partire dalle 20:30 gli appuntamenti vengono preceduti da una degustazione a cura della casa vinicola Mansalto, che abbina uno dei suoi vini al carattere della musica della serata. L’8 febbraio sarà la volta di Mansalto IGT Toscana Rosso “Stroncoli” 2020, un taglio alla francese con dei vitigni internazionali.
Ascolto libero, ingresso gratuito fino ad esaurimento posti. Prenotazione obbligatoria: biglietteria@chigiana.org. Per info su tutti gli appuntamenti: chigiana.org.