Con una singolare tecnica di teatro di animazione Andrea Cosentino dà vita alla sua surreale televisione autarchica. Musica di scena Bernardo Nardini. Indicazioni di regia Andrea Virgilio Franceschi.
Telemomò è la seconda volta della televisione. O del tramonto di un elettrodomestico. E’ televisione a filiera corta, autarchica, ecologica e interattiva. E’ il disvelamento esilarante della povertà del linguaggio televisivo, con il suo bagaglio di campi e controcampi, primi piani espressivi e dettagli significativi, che viene mimato mediante la povertà materiale di un teatrino d’animazione artigianale. Un cavalletto sul quale è fissata la cornice bucata di una televisione, tanto basta per rappresentare sceneggiati, telegiornali, documentari e pubblicità. Il montaggio è il dentro-fuori di primi piani reali e bambole di plastica che “tribbolano” sbatacchiandosi, mezzibusti televisivi fatti di barbie senza gambe, e ancora parrucche, giocattoli, pezzi di corpo e brandelli di oggetti. Telemomò è anche il pulpito dal quale lanciare “autorevolmente” improbabili proclami politici e surreali analisi sociologiche. Se la televisione ha fatto l’Italia di oggi, di lì si dovrà passare per disfarla.
Andrea Cosentino Attore, autore, comico e studioso di teatro. Tra i suoi spettacoli 'La tartaruga in bicicletta in discesa va veloce', il ‘dittico del presente’ costituito da L'asino albino e Angelica (i cui testi son pubblicati in Carla Romana Antolini (a cura di), Andrea Cosentino l’apocalisse comica, Roma, Editoria e spettacolo, 2008) e Antò le Momò-avanspettacolo della crudeltà. In questi ultimi lavori si avvale della collaborazione registica e drammaturgica di Andrea Virgilio Franceschi e Valentina Giacchetti. Le sue apparizioni televisive vanno dalla presenza come opinionista comico nella trasmissione Aut-Aut (Gbr-circuito Cinquestelle) nel 1993 alla partecipazione nel 2003 alla trasmissione televisiva Ciro presenta Visitors (Rti mediaset), per la quale inventa una telenovela serial-demenziale recitata da bambole di plastica. E' promotore del progetto Mara'samort, che opera per un'ipotesi di teatro del-con-sul margine, attraverso una ricerca tematica, linguistica e performativa sulle forme espressive subalterne.
L’appuntamento fa parte della sezione “Altro Teatro” (rassegna di teatro non convenzionale), che insieme a “RidiCon” (rassegna di teatro comico) e “Il Verdi danza” (performance e incontri conviviali con la danza contemporanea), impaginano il cartellone 2010.
Il cartellone (direzione artistica Luca Losi) è a cura dell’Associazione Timbre e dell’Amministrazione comunale di Poggibonsi con il contributo di Regione Toscana, Amministrazione provinciale di Siena (circuito Sipario Aperto) e Fondazione Monte dei Paschi di Siena.
Ingressi: intero euro 10 – ridotto euro 8.
Informazioni Teatro Verdi 0577/981298, teatroverdi@valdelsa.net, www.timbreteatroverdi.it.