SAN GIMIGNANO. Strumenti etnici come la cornamusa o il bouzouki che sposano alla perfezione le sonorità acustiche di una chitarra o quelle elettroniche di una tastiera per raccontare la Toscana dal medioevo al prerinascimento. E sarà proprio la Rocca d’Orcia, domani (12 agosto) alle 21.30, a fare da sfondo ideale al concerto di Massimo Giuntini e Ductia in uno spettacolo ad ingresso gratuito che, all’interno del XIII Festival della Valdorcia XXIX Festival Internazionale di Montalcino, ripercorrerà in musica episodi, opere o semplici racconti che hanno fatto la storia della Toscana. Tuscàntica, questo il titolo dell’ultimo lavoro di pura esplorazione sonora realizzato da Massimo Giuntini e i Ductia; nove brani dove il passato dei racconti si fonde alla perfezione con l’esclusività moderna delle musiche creando un ponte di note tra spazi e tempi diversi.
Così nasce il concerto che vedrà gli eclettici musicisti aretini impegnati nella descrizione della morte di Buonconte da Montefeltro riportata nel Purgatorio di Dante, o nell’omaggio del vescovo Conte Guido Tarlati signore di Arezzo, o ancora nel tentativo di evocare antiche superstizioni medievali culminate in camminate su carboni ardenti.
Non viene poi trascurato il lato emozionale delle singole storie, pensando allo stato d'animo del falsario Adamo da Brescia, sepolto sulla Consuma, che ripensa ai ruscelli del Casentino mentre è collocato nell'Inferno dantesco, o alla nostalgia della mula di Carlo Magno che rifiutandosi di lasciare Firenze scalciò così forte che conficcò un ferro in una porta di una chiesa, o anche della euforia dei giovani abitanti di Semifonte, piccolo borgo che stava per oscurare la gloria di Firenze.
Musica e non solo però per una serata tutta da vivere a Rocca d’Orcia. Grazie infatti al contributo della Confederazione italiana agricoltori di Siena, partner del Festival, si svolgerà (dalle 19.30) una degustazione di prodotti biologici locali organizzata e condotta dall’associazione Donne in Valdorcia, che metteranno sul piatto bruschette, zuppe di farro, ceci, orzo e panzanelle, piatti accompagnati dai vini del Consorzio Orcia Doc.