Nonostante il titolo contenga il nome del grande romanziere francese la vera protagonista è una misteriosa figura femminile, realmente esistita, che per tutta la vita lottò perché le fossero riconosciute le sue nobili origini.
Si tratta di Maria Stella Chiappini, la donna che riesce ad ottenere un appuntamento con Alexandre Dumas con la scusa di fargli l’oroscopo, ma, in realtà, l’obiettivo è raccontargli la sua travagliata vita e indurlo a scrivere un romanzo su di lei.
Maria Stella Chiappini sostiene “di essere stata scambiata nella culla, lei di nobili origini, con un neonato di vile condizione che poi si ritrovò sul capo la corona di Francia”.
Dumas ascolta. Prende appunti. E’ perplesso, pensa che l’anziana donna sia pazza o in malafede, ma ne rimane, comunque, affascinato.
Non scriverà niente della vicenda, “i fogli azzurrini giacquero in un crescente disordine, mischiandosi, stropicciandosi, sfregandosi gli uni con gli altri, finché l’ematite ritornò polvere, e le pagine si fecero grigie”.
Rita Charbonnier invece ha voluto dare corpo all’antica leggenda di Maria Stella, ancora molto viva nella sua cittadina di nascita: Modigliana (in Romagna), per far emergere questo personaggio altrimenti destinato a restare nell’anonimato e nei ricordi dei romagnoli.
Nei dialoghi, magistralmente costruiti, emergono la vita e i sentimenti dei personaggi che prendono corpo dalle pagine.
La Charbonnier, attrice di teatro, di cinema, giornalista e scrittrice, con questo suo lavoro è stata capace di regalarci una storia che sembra uscita da una fiaba, in grado di tenere il lettore con il fiato sospeso fino alla fine e di dipingere, con dovizia di particolari, i rapporti, gli usi e i costumi dell’epoca tra nobili e popolani.