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PISTOIA. Ieri sera, in Piazza del Duomo, si è conclusa l’edizione 2015 del Pistoia Blues Festival. A chiudere l’ennesima edizione di successo della rassegna musicale c’era Sting che, accompagnato da una band di 5 elementi (piano, chitarra, violino, batteria ed una bravissima Vocalist), ha suonato per un’ora e mezzo, proponendo i suoi successi da solista, e quelli dei Police.
L’artista inglese si è presentato sul palco con il suo solito look minimalista ed in compagnia del suo basso consunto da anni di concerti e da una band che, qualitativamente, non aveva proprio nulla di minimalista. Uno su tutti, Vincent “Vinnie” Colaiuta, uno dei più importanti batteristi del mondo che, in più di una occasione, ha lasciato a bocca aperta il pubblico di Pistoia. Sting ha aperto la serata con “If I Ever Lose My Faith in You” per proseguire con gli altri classici della sua scaletta, come “Englishman in New York”, “Shape of My Heart”, “Desert Rose”, “King of Pain” e “Every Breath You Take”. Interessante la versione di “Roxanne” proposta ieri sera, partita quasi sottovoce, piacevolmente interrotta da “Ain’t no sunshine”, e terminata con l’anima rock che tutti conosciamo: “Englishman….in Pistoia!”.
Fotogallery di Andrea Bargi