di Giulia Tacchetti
SIENA. Habemus papam. Finalmente ieri 13 settembre alle ore 17 è stato presentato il programma teatrale al Teatro dei Rinnovati a Siena dal nuovo direttore artistico Alessandro Benvenuti. Un pubblico vario, giornalisti ed abbonati, è stato ricevuto sul palcoscenico del teatro, dove erano state portate numerose sedie, posizionate in modo che con un colpo d’occhio si potesse abbracciare platea e palchetti, come è consuetudine per gli attori. Espediente apprezzato, nonostante il caldo, perché in qualsiasi situazione importante è il punto di vista, con tutti i significati ad esso connessi. Davanti allo spettatore “l’attore” Benvenuti ha comunicato le intenzioni ed i suggerimenti che hanno portato alla scelta di determinati spettacoli, intrattenendo i presenti con le sue ironiche battute. Ha tenuto a precisare che, quando ha ricevuto la proposta da parte dei rappresentanti delegati dal Sindaco, ha capito che l’incarico sarebbe stato molto serio, in quanto il Sindaco “mi ha chiesto un nuovo Rinascimento” nel tentativo di riportare il “teatro a Siena”, ma anche pericoloso, perché “ se lo spettacolo non funziona la colpa è del direttore artistico”. Ha aggiunto che non c’è stata l’intenzione di recidere il cordone ombelicale con Fondazione Toscana Spettacolo -“ Da quest’anno non sarà più determinante, ma un supporto utile nei suggerimenti “-. Non si fa attendere la risposta della presidente Beatrice Magnolfi con la massima ”da soli si va più veloci, ma insieme si va più lontano”, con cui ha voluto sottolineare la presenza di Fondazione Toscana Spettacolo (con i suoi sponsor) nella formazione del programma. Intervento politico?
La novità riguarda il Teatro dei Rozzi non più destinato a sole rappresentazioni per ragazzi (Fa…Volare) o d’avanguardia (Visioni Contemporanee), o al teatro delle compagnie senesi, ma ospiterà la prima nazionale (11 e 12 gennaio) di Ambra Angiolini con “Il nodo” di Johnna Adams e con la regia di Serena Sinigaglia, affermata regista nel panorama contemporaneo. Il 24 e 25 marzo Silvio Orlando sarà presente con “Si nota all’imbrunire” scritto e diretto da Lucia Calamaro, una delle più importanti autrici di teatro italiano. Benvenuti ha tenuto a sottolineare che attori come Orlando hanno capito lo sforzo, il progetto di realizzare una stagione di alto livello al Teatro dei Rozzi. Inoltre ha aggiunto che nell’invito rivolto a personaggi così famosi in Italia è intervenuta una ulteriore riflessione: si può venire a lavorare a Siena e dialogare con il pubblico, stando qualche giorno sul territorio, perché la città con la sua cultura e le sue bellezze invita ad una logica diversa, che avversa quella commerciale del “vengo, prendo i soldi, me ne vado”. Interessante lo spettacolo di Simone Cristicchi, fortemente impegnato nel teatro, “Manuale di volo per uomo” (5 aprile), una favola metropolitana ricca di musica e poesia.
Apre la stagione al Teatro dei Rinnovati il “Donchisciotte” di Nunzio Caponio con Alessandro Benvenuti e Stefano Fresi, regia di Davide Iodice. Non è quello che tutti conosciamo, ma una scrittura originale che si ispira all’opera di Cervantes, spettacolo commovente che “tira fuori la vita” (dal 1° al 3 novembre). Dal 15 al 17 novembre Isa Danieli e Giuliana De Sio in “Le Signorine” con la regia di Pierpaolo Sepe, una commedia che sfrutta abilmente la comicità che si cela dietro al tragico quotidiano, grazie anche a due brave attrici. Benvenuti si sofferma sul “Macbettu” di Alessandro Serra (6-8 dicembre), definendolo uno spettacolo a rischio. Infatti si tratta di una traduzione in sardo, con la consulenza linguistica di Giovanni Carroni, con sottotitoli in Italiano dell’opera di William Shakespeare. Il direttore si chiede come verrà accolto, trattandosi di un viaggio nel teatro puro guidati da un’intelligenza registica. “Romeo e Giulietta” di William Shakespeare con Ale e Franz e la regia di Leo Muscato (7-9 gennaio) introduce il teatro commerciale, ma di qualità, fatto come si deve, usando le parole di Alessandro Benvenuti. Vogliamo credergli!
“Machine De Cirque” di Vincent Dubé (6-8 marzo) segna una discontinuità con il passato. Anche questo come sarà accolto dal pubblico?
La presenza di registi come Valerio Binasco (Arlecchino servitore di due padroni di Carlo Goldoni), attori come Glauco Mauri (I Fratelli Karamazov di Fedor Dostoevskij), “un grande vecchio” che dopo tanti anni torna a Siena, Leo Gullotta (Bartleby ispirato ad un racconto di Herman Melville) dimostrano che la professionalità nel lavoro, gli studi dei testi ,al di là della fama, pagano sempre.
Tre spettacoli di danza si aggiungono al denso calendario al Teatro dei Rinnovati.
Concludiamo pensando che Alessandro Benvenuti ha puntato molto sulla presenza di attori e registi ormai consolidati nel panorama teatrale, quindi è andato sul sicuro; gli rendiamo atto di aver riportato a Siena un grande attore come Glauco Mauri e di aver dato fiducia a spettacoli nuovi. Il rischio di cui parla, secondo noi, si limita sulla carta a pochi spettacoli (giustamente), due sono già stati citati, il terzo si riferisce a “Cous Cous Klan” al Teatro dei Rozzi con la regia di Gabriele Di Luca e con la compagnia di giovani Carrozzeria Orfeo: “Spettacolo sboccato, ma artistico, estremo, specchio della società”.