Gli istrionici interpreti si mescolano sin dall
CHIUSI. Costruito come un caleidoscopio di immagini poetiche, surreali e talvolta brutali: “Spettatori”, per la regia di Pavel Stourac, scalda e stupisce l’estate chiusina domani (3 agosto), ore 21,30 al Parco Il Prato, per la seconda serata del Festival Orizzonti. Provenienti da Svizzera, Francia, Spagna e Germania, i membri del Collettivo “Spettatori” incarnano la ricerca di attraversamento di confini, il tema “Border crossing” di quest’anno del Festival diretto da Manfredi Rutelli. Gli istrionici interpreti si mescolano sin dall’ingresso al teatro con il pubblico vestendo i panni di otto spettatori: cercano il modo di entrare in teatro. Una volta dentro, nulla è come si aspettavano: l’atmosfera realistica dell’inizio si dissolve sottilmente in un mondo e in un linguaggio profondo e surreale, scoprono lo spazio e gli altri, non si arrendono ma tentano di capire dove sono, chi sono gli attori e chi gli spettatori, dove si trova il confine che separa il teatro dal resto. Sempre sabato, ore 18, al Museo Nazionale Etrusco replica di “Etruscolandia” e al Chiostro San Francesco, ore 23,30, sarà la volta di “Testa di rame” scritto da Gabriele Benucci e Andrea Gambuzza, con la regia di Omar Elerian. Una rappresentazione con Ilaria Di Luca e Andrea Gambuzza che, a pochi anni dalla Liberazione, in una città tutta da ricostruire, vede Scintilla, palombaro innamorato del mare e delle sue profondità, sposato con Rosa, donna impulsiva, gelosa e caparbia riscoprire sentimenti e legami ancestrali. Impigliati nella loro “libecciosa” storia d’amore, si agitano finanzieri e contrabbandieri, gente di Borgo, americani e “segnorine” che spingono i due protagonisti ad un’immersione nel mistero dei loro sentimenti, alla riscoperta del legame naturale che li unisce, come l’acqua e la terra, come il sopra col sotto.