Domani, nell’Aula Magna dell’Università per Stranieri, va in scena “Come sarebbe... Se fosse stato?"
SIENA. Prende spunto dagli affreschi custoditi a Palazzo Pubblico lo spettacolo di danza “Come sarebbe… Se fosse stato?”. L’allestimento, in programma domani, 16 aprile, alle 18.30 nell’Aula Magna dell’Università per Stranieri (Piazza Carlo Rosselli), è organizzato dall’Ateneo della Danza – Balletto di Siena, in collaborazione con Unione Corale Senese e Associazione Culturale Sobborghi, con la direzione artistica di Marco Batti e la coreografia di Camille Granet.
Uno spettacolo in cui “Siena – raccontano gli organizzatori – viene descritta come una città magica. E la magia si coglie nei dipinti esposti al Palazzo Pubblico. L’affresco del Lorenzetti, racconta la civiltà e la cultura di Siena, gli effetti della gestione di un Buon Governo e di un Cattivo Governo e la profonda integrazione tra la città e la campagna”. “Attraverso la collaborazione di più arti come danza, recitazione e musica, “Come sarebbe… se fosse stato?” è a sua volta un ritratto che vuole ridare vita alle tradizioni rifacendosi ad ambedue le allegorie del pittore, richiamando i fondamenti del popolo senese sulla cadenza e i ritmi dei tamburi del Palio e non solo. I danzatori faranno rivivere il cuore della città, dalla voce delle sue contrade che rimbombano tra le vecchie mura, all’amore della tradizione, o ancora alla sua unione delle virtù come la concordia, il coraggio, la sapienza”.
“Come sarebbe… se fosse stato?” fa parte del Festival Siena Città Aperta ai Giovani promosso dall’Assessorato alle Politiche Giovanili, Fondazione MPS, Università degli Studi di Siena e Università per Stranieri di Siena con il supporto di Vernice Progetti Culturali.