Appuntamento al Teatro dei Rozzi con il concerto

SIENA. Sarà la grande arpista e liutista austriaca Christina Pluhar, alla testa del suo ensemble “L’Arpeggiata”, a concludere la prima edizione di Sienafestival sabato (13 ottobre) alle ore 21.30 al Teatro dei Rozzi con il concerto “La Tarantella”. Con il suono degli strumenti antichi e la voce di Vincenzo Capezzuto, le emozioni che accompagnavano i riti legati alla cura dal morso del ragno, troveranno la loro espressione musicale incarnando i ritmi e le forme barocche delle passioni, indagando sulle antiche radici comuni fra danze barocche e musica tradizionale del nostro meridione. Dalle testimonianze rinascimentali agli esempi tratti dai libri di Athanasius Kircher, le antiche formulae sonore incontreranno ciò che di esse resta ancora oggi nelle serenate e nelle danze di trance della musica popolare pugliese, campana, calabrese, siciliana.
Il fascino del rimedio al morbo causato dal morso del ragno, conosciuto fin dal Medioevo come ‘tarantismo’, resta ancora oggi difficile da spiegare. I sintomi e le cause della malattia sembrano essere talmente vari e misteriosi, almeno quanto le forme musicali che sembrano capaci di curarla. È stato scritto che ciascun paziente reagisce a melodie, ritmi e colori diversi secondo il suo carattere e la natura della sua malattia. Per trovare la musica appropriata i musicisti devono eseguire diverse melodie, finché il malato non comincerà a muoversi. Da quel momento, il processo di guarigione attraverso una danza ininterrotta può durare anche diversi giorni. Ciascuno dei brani che verranno eseguiti presenta un suo proprio universo musicale: è musica funzionale alla terapia che potrebbe durare quanto necessario.