di Giacomo Zanibelli
SIENA. Le opere di Michelangelo approdano a Siena. Il Santa Maria della Scala, dal 4 settembre al 14 novembre, ospiterà la mostra “Grafia e Biografia. La Vita di Michelangelo carte, poesie, lettere e disegni autografi”. Questa mostra, molto interessante, ripercorre la vita artistica dell’autore, ponendo uno sguardo particolare sulla città di Siena, le testimonianze autografe provengono tutte dall’Archivio Buonarroti di proprietà della Fondazione Casa Buonarroti, che raccoglie le carte di famiglia, il materiale che si trova all’interno dell’archivio permette di delineare il profilo storico ed artistico di Michelangelo.
La mostra è stata curata da Lucilla Bardeschi Ciulich, conosciuta studiosa della grafia di Michelangelo, e da Pina Ragionieri, direttrice della Fondazione Casa Buonarroti. Per l’allestimento senese le due curatrici si sono avvalse del contributo di Gabriele Fattorini. La mostra è stata organizzata dall’Associazione Culturale Metamorfosi e da Vernice Progetti Culturali, con il contributo del Comune di Siena e della Fondazione MPS. Si tratta di opere molto interessanti per cogliere in pieno la figura di Michelangelo.
“Si prende l'avvio dalle prime lettere e dalle poesie della giovinezza per giungere alla corrispondenza estrema dell'artista, ormai quasi novantenne, con il prediletto nipote Leonardo. – come dice Pina Ragionieri – Su questa falsariga si incontrano prove grafiche di alto impegno, come i disegni, scelti qui con l'occhio fisso al risvolto biografico, siano essi di figura, o di progetto architettonico, o provenienti direttamente dai cantieri e dalle cave, come i famosi blocchi di marmo schizzati a beneficio degli scalpellini; o di fortificazione, rimandanti questi ultimi all’esperienza eroica ed effimera della seconda repubblica fiorentina, che trovò in Michelangelo un convinto e partecipe sostenitore. Si accoglie inoltre qualche esempio della fortuna del Maestro nei secoli: si accetta volentieri la gradevole mitologia ottocentesca del bel ritratto di Vittoria Colonna opera di Cesare Maccari, cortesemente prestato per la sede senese dall’Istituzione ospite, ma si tenta anche di fornire adeguata testimonianza visiva di opere perdute o, per motivi diversi, non presenti in mostra”.
All’interno dell’allestimento saranno ospitate anche testimonianze di alcune opere senesi come l’altare Piccolomini, realizzato da Andrea Bregno e arricchito dal giovane Michelangelo tra il 1501 e il 1504 con l'aggiunta, nelle nicchie inferiori, delle quattro statue dei Santi Pietro, Paolo, Agostino e Gregorio.
I visitatori potranno ammirare anche un disegno di Giuliano da Sangallo contenuto all’interno del “Taccuino Senese” che mostra l’aspetto dell’altare prima che Michelangelo vi posasse la sua mano. Vi sono anche tre sculture di ambito senese il San Vittore e il Bacco di Antonio Federighi e l’opera di Cesare Maccari raffigurante Vittoria Colonna meditante un madrigale direttole da Michelangelo che riportano a una davvero suggestiva atmosfera protomichelangiolesca. Sicuramente una mostra interessante che riscuoterà apprezzamenti dagli addetti ai lavori e non.
SIENA. Le opere di Michelangelo approdano a Siena. Il Santa Maria della Scala, dal 4 settembre al 14 novembre, ospiterà la mostra “Grafia e Biografia. La Vita di Michelangelo carte, poesie, lettere e disegni autografi”. Questa mostra, molto interessante, ripercorre la vita artistica dell’autore, ponendo uno sguardo particolare sulla città di Siena, le testimonianze autografe provengono tutte dall’Archivio Buonarroti di proprietà della Fondazione Casa Buonarroti, che raccoglie le carte di famiglia, il materiale che si trova all’interno dell’archivio permette di delineare il profilo storico ed artistico di Michelangelo.
La mostra è stata curata da Lucilla Bardeschi Ciulich, conosciuta studiosa della grafia di Michelangelo, e da Pina Ragionieri, direttrice della Fondazione Casa Buonarroti. Per l’allestimento senese le due curatrici si sono avvalse del contributo di Gabriele Fattorini. La mostra è stata organizzata dall’Associazione Culturale Metamorfosi e da Vernice Progetti Culturali, con il contributo del Comune di Siena e della Fondazione MPS. Si tratta di opere molto interessanti per cogliere in pieno la figura di Michelangelo.
“Si prende l'avvio dalle prime lettere e dalle poesie della giovinezza per giungere alla corrispondenza estrema dell'artista, ormai quasi novantenne, con il prediletto nipote Leonardo. – come dice Pina Ragionieri – Su questa falsariga si incontrano prove grafiche di alto impegno, come i disegni, scelti qui con l'occhio fisso al risvolto biografico, siano essi di figura, o di progetto architettonico, o provenienti direttamente dai cantieri e dalle cave, come i famosi blocchi di marmo schizzati a beneficio degli scalpellini; o di fortificazione, rimandanti questi ultimi all’esperienza eroica ed effimera della seconda repubblica fiorentina, che trovò in Michelangelo un convinto e partecipe sostenitore. Si accoglie inoltre qualche esempio della fortuna del Maestro nei secoli: si accetta volentieri la gradevole mitologia ottocentesca del bel ritratto di Vittoria Colonna opera di Cesare Maccari, cortesemente prestato per la sede senese dall’Istituzione ospite, ma si tenta anche di fornire adeguata testimonianza visiva di opere perdute o, per motivi diversi, non presenti in mostra”.
All’interno dell’allestimento saranno ospitate anche testimonianze di alcune opere senesi come l’altare Piccolomini, realizzato da Andrea Bregno e arricchito dal giovane Michelangelo tra il 1501 e il 1504 con l'aggiunta, nelle nicchie inferiori, delle quattro statue dei Santi Pietro, Paolo, Agostino e Gregorio.
I visitatori potranno ammirare anche un disegno di Giuliano da Sangallo contenuto all’interno del “Taccuino Senese” che mostra l’aspetto dell’altare prima che Michelangelo vi posasse la sua mano. Vi sono anche tre sculture di ambito senese il San Vittore e il Bacco di Antonio Federighi e l’opera di Cesare Maccari raffigurante Vittoria Colonna meditante un madrigale direttole da Michelangelo che riportano a una davvero suggestiva atmosfera protomichelangiolesca. Sicuramente una mostra interessante che riscuoterà apprezzamenti dagli addetti ai lavori e non.