Alcuni fra i più grandi musicisti di jazz in due imperdibili serate alla Fortezza Medicea di Siena
SIENA. Dalla voce inconfondibile di Theo Bleckmann al sax definito “mostruoso” di Ben Var Gelder, dalla chitarra struggente di Lage Lund al contrabbasso incalzante di Joe Sanders: due serate di grandi incontri per i Seminari Internazionali di Siena Jazz, dove 98 giovani provenienti da tutto il mondo stanno imparando a diventare i futuri protagonisti della musica mondiale.
Venerdì 26 e sabato 27 luglio (ore 21,40 ad ingresso libero) al Bastione San Domenico della Fortezza Medicea due serate di grandissima qualità, dove oltre quindici strumentisti di fama mondiale si esibiranno, come tradizione, con i migliori allievi presenti ai loro corsi pomeridiani. Davanti ad uno degli affacci più belli sulla città di Siena sarà possibile ascoltare:
Venerdì 26 luglio con Theo Bleckmann, Harmen Fraanje, Yumi Ito, Ben Van Gelder, Reinier Baas, Kanoa Mendenhall e Jeremy Dutton.
Sabato 27 luglio Jason Palmer, Lage Lund, Joe Sanders, Ofri Nehemya, Avishai Cohen, Miguel Zenon, Aaron Parks, Joe Sanders e Jeremy Dutton.
Due set previsti per venerdì 26: nel primo la voce di Theo Bleckmann: pur essendo tedesco ha costruito tutta la sua carriera artistica negli Stati Uniti: trasferitosi a New York nel 1989, è diventato una presenza imprescindibile della scena musicale più creativa. Ne è testimonianza una ricca discografia, con molti titoli apparsi su una delle etichette più rappresentative dell’avant jazz. Vocalist tra i più versatili, capace di spaziare da Charles Ives alle canzoni di Kate Bush, passando per Kurt Weill. Poi il pianoforte di Harmen Fraanje, olandese dall’impronta classica, che ha lasciato tutti stupefatti per la bellezza del suo album “Avalonia” del 2021. Nel secondo set ecco il sax alto di Ben Val Gelder, già considerato un’autorità nel sax alto e per molti critici internazionali dotato di una visione contemporanea della composizione: radicata nella tradizione, la sua musica si espande in una miscela unica di lirismo, energia, grazia e ritmo. Con la sua voce, Yumi Ito crea mondi oltre ogni confine. La cantante svizzera con radici polacco-giapponesi è considerata una delle rappresentanti più importanti dell’improvvisazione vocale e si muove con disinvoltura tra diversi generi e i ruoli di cantante, pianista, compositrice. Un vero e proprio oceano di art-pop, jazz e neoclassico. Alla chitarra Reinier Baas, maestro dell’imprevedibile tanto da suonare anche nel gruppo punk/jazz Bughouse di Benjamin Herman. Infine, altre due grandi nomi: Kanoa Mendenhall al contrabbasso, da New York dove imperversa con il suo straordinario talento, e Jeremy Dutton alla batteria, altro talento preso ad esempio dai giovani batteristi che vogliono trovare nuove chiavi di lettura ritmiche.
Sabato 27 luglio, stesso scenario e stesso orario (21,40), cominciando con un primo set con Jason Palmer, uno dei più apprezzati trombettisti della sua generazione, nel corso della sua carriera si è esibito con i grandi nomi del jazz statunitense come Roy Haynes, Herbie Hancock, Jimmy Smith, Wynton Marsalis. Con lui la chitarra di Lage Lund, uno dei chitarristi emergenti della scena jazzistica di New York, che si accompagna al contrabbasso di Joe Sanders, altro maestro di fama internazionale. Il gruppo è composto anche dalla batteria di Ofri Nehemya, batterista di gran classe che ha suonato già in ogni parte del mondo. Nel secondo set protagonisti il conosciuto maestro alla tromba Avishai Cohen, una colonna portante del Siena Jazz, con il sax alto Miguel Zenon, altro maestro di fama mondiale che frequenta spesso le aule dell’Accademia senese, con Aaron Parks al pianoforte, compositore innovativo che ha una lunga schiera di appassionati. Grandi serate e grandi maestri che si alterneranno in questo prestigioso palcoscenico, nello stile inimitabile del Siena Jazz.