Il convegno sul premio Nobel per la letteratura nelle due università cittadine
SIENA. Grazia Deledda fu la prima – ed è ancora l’unica – donna italiana a ricevere il Nobel per la Letteratura nel 1926, e lo volle dedicare alla Sardegna, dalla quale veniva e della quale per lo più aveva scritto. I suoi romanzi e i suoi racconti sono stati tradotti in tutto il mondo, ed hanno avuto in Sardegna negli ultimi 30 anni una grande rivalutazione, ma stentano ad entrare nelle antologie per la scuola e nella cultura letteraria nazionale. Questo dato, emerso dai tre grandi incontri sardi per il 150 della nascita (2021) tenuti a Cagliari, Sassari e Nuoro con le Università sarde, è alla base del convegno nazionale convocato a Siena per i giorni 17 e 18 ottobre. Il titolo infatti Grazia Deledda fuori dall’isola corrisponde all’impegno a fare il punto sugli studi letterari, linguistici e di traduzione nazionali dedicati alla scrittrice, ormai riconosciuta anche come intraprendente organizzatrice di cultura e di promozione editoriale. Dalla sua casa di Roma, punto di riferimento letterario, in dialogo con editori milanesi e torinesi, e con le sue memorie isolane, Grazia teneva le fila di importanti attività culturali .
Il Convegno Grazia Deledda fuori dall’isola nasce dalla collaborazione tra la Federazione Associazioni Sarde d’Italia (FASI), il Circolo dei sardi Peppino Mereu di Siena e le due Università della città, si basa su una call nazionale e si arricchisce di due eventi teatrali dedicati alla scrittrice nuorese: lo spettacolo di narrazione di Valentina Sulas La madre del prete (pomeriggio del 17 ) e la Lettura scenica di Cosima con Elena Pau, la voce di Elena Ledda e la musica di Mauro Palmas (pomeriggio del 18) .
L’incontro si svolge in due giornate: nel pomeriggio di Lunedì 17 ottobre dalle 14.15 presso l’Auditorium Santa Chiara (Università di Siena) in Via Val di Montone 1, e Martedì 18 nell’aula magna dell’Università per Stranieri, in piazza Rosselli.