di Giulia Tacchetti
SIENA. Camminando per le strette e animate vie di Pietrasanta alla fine di luglio, si percepisce un fremito che muove l’aria diverso dal solito. Varie persone entrano ed escono dalle tante gallerie (circa venticinque), impegnate ad esporre nel miglior modo possibile opere artistiche, in qualità di curatori/trici di mostre di vario genere: pittura, scultura, installazioni luminose, tappeti-arazzi dai disegni moderni.
Il 25 luglio, infatti, è stata inaugurata la “Collectors Night”, la notte bianca dell’arte, per dimostrare una nuova vitalità delle gallerie, attraverso un percorso che ne coinvolge otto, aderenti ad ANGAMC.
Entrando nelle sale espositive, è possibile osservare opere d’arte contemporanea di artisti che provengono da tutte le parti del mondo, ma anche numerosi italiani.
La galleria di Giovanni Bonelli, vicepresidente dell’associazione nazionale galleristi di Arte Moderna e Contemporanea, ospita la collettiva “Storage” di 15 opere (tra cui Bergomi, Boetti, Salvo, Schifano). Durante l’incontro, in cui mi è stata riservata una gradita ed amichevole accoglienza, Bonelli ha dichiarato che l’evento della Notte dei Collezionisti è rivolto non solo a questi ultimi, ma anche agli amanti dell’arte, offrendo quanto di meglio si possa trovare nel panorama internazionale.
“Noi non viviamo di turismo occasionale, per questo il nostro modo di procedere si avvale anche di una rete di inviti, che fa di Pietrasanta un luogo di incontri tra persone appassionate e curiose, che hanno la possibilità di vedere otto mostre contemporaneamente, trovandosi semplicemente in vacanza in Versilia. Ogni galleria d’arte è una piccola impresa e deve rispondere alle leggi di mercato ed ai desideri dei collezionisti. Certamente l’aspetto commerciale è quello che ci fa continuare l’attività; ma noi curiamo molto anche l’aspetto culturale”. Infatti la quinta edizione della “Collectors night” nasce da un’attitudine alla ricerca e da un lavoro di matrice marcatamente culturale: “Accesso Galleria” ospita opere di Bruno Walpoth (sculture lignee) e Alex Rane (marmo); “La Galleria Antonia Jannone” la mostra personale del catalano Ramon Enrich; “La Galleria Barbara Paci” personale di Lorenzo Malfatti, ma anche le teste in terracotta e onice del messicano Javier Marin. Partecipano all’evento anche altre gallerie: Futura Art Gallery, Galleria Poggiali (“Truly” di Fabio Viale), Marcorossi Arte Contemporanea, Susanna Orlando Galleria, con proposte molto interessanti. La piazza del Duomo, la chiesa di Sant’Agostino ed il suo chiostro ospitano le opere dello scultore Fabio Viale (Cuneo1975). L’artista ha risposto ad un invito che gli è stato rivolto dal sindaco Alberto Stefano Giovannetti e dall’assessore alla Cultura e al Turismo Massimo Mallegni, esponendo fino al 4 ottobre 2020 opere che dialogano con gli spazi cittadini. Temi classici sono rivisitati con un nuovo linguaggio iconografico attraverso tatuaggi di animali, fiori e linee curve che ricoprono i corpi giganteschi delle statue (Laocoonte, Venus, David) in marmo bianco e pigmenti.
Insomma il mondo dell’Arte Contemporanea si è dato appuntamento in questo luogo (favorito dalle fonderie e dalle vicine cave di marmo), in cui convivono magia e sogno come nelle opere dell’artista Francesco Nocera, esposte nella Sala del San Leone, spazio comunale appena rinnovato.
Ci chiediamo perché questo fermento artistico non si senta a Siena, una città che da sempre vive nell’arte e nella bellezza. L’assessore alla Cultura ci potrebbe rispondere elencando gli eventi cittadini più in evidenza: la mostra personale ai Magazzini del Sale di Giampaolo Talani (m. 2018); “Oltre la Profezia” di Sergio Vacchi (1952-2006) al Santa Maria della Scala, Sala di San Galgano; sempre al Santa Maria l’importante collezione di Florence Philipps, inaugurata recentemente; “Siena Awards 2020” alla Fortezza Medicea; Palazzo Patrizi – Galleria Olmastroni fotografie di Stefano Vigni su Siena “Forma/ae”. Tante mostre, è vero, ma non serpeggia per le strade di Siena il fermento ed il vigore di Pietrasanta, le cui vie sono percorse da una forza emotiva paragonabile a quella che invade Venezia con la Biennale.
Forse quello che manca a Siena è un appuntamento annuale o biennale che richiami artisti di tutto il mondo, come avviene con il “Summer Festival” della Chigiana, prodotto di una pianificazione coordinata che dura tutto l’anno.
Qual è il filo rouge che unisce le mostre attualmente a Siena? E’ necessario uno sforzo maggiore per raggiungere una progettualità ben organizzata, capace di diffondere un nuovo messaggio artistico, compito una volta eccellentemente svolto dal Palazzo delle Papesse. Altro elemento veramente modesto è la presenza delle gallerie artistiche, che, da quanto abbiamo visto a Pietrasanta, potrebbero svolgere un ruolo insieme, ma diverso dalle attuali sedi espositive, proponendo una ricercata selezione di opere d’arte moderna e contemporanea, sia figurativa, che astratta, tra gli artisti emergenti nel panorama nazionale e internazionale.
Interessante l’incontro con il gallerista Enrico Paoli (Pietrasanta-Prato), dalla lunga e irreprensibile attività, che ha prestato due opere alla mostra di Talani ai Magazzini del Sale: “La mia galleria nasce con l’intento di valorizzare l’Arte Contemporanea e lo fa diffondendo la visione di quanto sia importante l’arte per la crescita culturale della nostra società. Purtroppo i numerosi intralci nati con la crisi economica e il Coronavirus, gli errori commessi dalla “politica” hanno ostacolato il movimento sia dei collezionisti che degli appassionati. Il futuro è denso di incognite, forse alcune gallerie saranno obbligate a chiudere in quanto non più in grado di sostenere i numerosi costi a cui sono sottoposte. Tuttavia queste negatività non ridurranno il mio compito, che non termina con la vendita dell’opera, ma accompagna l’artista nel tempo promuovendo e valorizzando la sua arte”. Impegno condiviso anche da Giovanni Bonelli, che avvalora tutto lo sforzo profuso nel lavoro da questi esperti d’arte.
Concludiamo citando Pierluigi Piccini, che parla con severità di una giunta senza progetti: “Se si pensa di fare concorrenza a Louvre con una mostra dove sono esposti un carboncino di Modigliani e un Van Gogh, allora c’è poco da dire… servirebbero strumenti di finanza innovativa e capacità progettuale…”.