Il materiale deriva dalla collaborazione con Villa Rubini
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SIENA. “Sguardi incrociati” è il titolo dell’allestimento, ad ingresso libero, all’interno del Cortile del Podestá di Palazzo Pubblico aperto dal 3 al 10 maggio. In mostra video e foto in bianco e nero realizzati dalla classe V B dell’I.I. S. Enea Silvio Piccolomini, sezione Liceo della Formazione, materiale tutto nato dalla fattiva collaborazione degli studenti con la residenza assistita e centro diurno per anziani Villa Rubini Manenti.
All’inaugurazione, prevista per le ore 16 del 3 maggio nella Sala delle Lupe del Comune, insieme al Direttore del Museo Civico Mauro Civai, al Preside della scuola, al personale e agli ospiti di Villa Rubini anche Nicola Costanti (Premio Tenco 1998 e 2003), padre di una studentessa che ha preso parte all’iniziativa.
Un progetto, questo, che ha consentito di avvicinare due universi spesso distanti per etá, ma in grado di far incrociare prospettive e orizzonti di grande e sensibile umanitá.
La genesi di questa esposizione À in un libro: Il filo della vita, contenente frammenti di memoria degli ospiti della Villa e regalato, due anni fa, agli studenti che, con intelligenza e creativitá, hanno rielaborato il dono ricevuto.
Con il supporto degli insegnanti hanno, infatti, dedicato un’ora di lezione a settimana allo sviluppo dei percorsi visivi e audiovisivi che hanno permesso di creare questo affascinante allestimento dove le immagini, cariche di simbolismo, raccontano storie di vita. I ragazzi esplorando gli oggetti e gli spazi, che accompagnano l’esperienza quotidiana degli anziani, sono riusciti a rintracciare ricordi lontani riscoprendo quel filo della vita che, al di lá dell’etá, continua a tessere vicende di grande valore.
All’inaugurazione, prevista per le ore 16 del 3 maggio nella Sala delle Lupe del Comune, insieme al Direttore del Museo Civico Mauro Civai, al Preside della scuola, al personale e agli ospiti di Villa Rubini anche Nicola Costanti (Premio Tenco 1998 e 2003), padre di una studentessa che ha preso parte all’iniziativa.
Un progetto, questo, che ha consentito di avvicinare due universi spesso distanti per etá, ma in grado di far incrociare prospettive e orizzonti di grande e sensibile umanitá.
La genesi di questa esposizione À in un libro: Il filo della vita, contenente frammenti di memoria degli ospiti della Villa e regalato, due anni fa, agli studenti che, con intelligenza e creativitá, hanno rielaborato il dono ricevuto.
Con il supporto degli insegnanti hanno, infatti, dedicato un’ora di lezione a settimana allo sviluppo dei percorsi visivi e audiovisivi che hanno permesso di creare questo affascinante allestimento dove le immagini, cariche di simbolismo, raccontano storie di vita. I ragazzi esplorando gli oggetti e gli spazi, che accompagnano l’esperienza quotidiana degli anziani, sono riusciti a rintracciare ricordi lontani riscoprendo quel filo della vita che, al di lá dell’etá, continua a tessere vicende di grande valore.