di Annalisa Coppolaro
SIENA. Si è aperta da una settimana e continuerà fino a domenica in tutta la Toscana la XII Settimana della Cultura che, in Italia, vede musei statali aperti gratuitamente, ad esempio gli Uffizi a Firenze e gli scavi di Pompei, e molti altri eventi per esaltare la cultura anche della nostra regione, in tutte le città ed in molti centri della provincia. Il programma senese non è da meno.
A Siena, tra i momenti di certo tra i più interessanti è stato il concerto di Antonello Palazzolo in Santa Maria degli Angeli , che ha eseguito , con una copia di un antico ‘arpicembalo che fa il piano e il forte’, bellissimi pezzi di Bach ed Haendel stregando la platea accorsa. Il docente dell’Istituto di Alta Formazione Musicale Franci, grande conoscitore del mondo del pianoforte storico e fondatore dell’accademia Cristofori di Firenze, ha anche introdotto il pubblico a questa affascinante storia del pianoforte nelle sue varie fasi.
Altro importante appuntamento, due giorni fa nella Sala degli Intronati di Palazzo Patrizi,è stata la presentazione del libro di Bruno Zanardi ‘’Il restauro-Giovanni Urbani e Cesare Brandi, due teorie a confronto’’, a cui sono intervenuti, oltre al presidente dell’Accademia Intronati Roberto Barzanti, perfetto padrone di casa, anche l’autore, il dott. Gabriele Borghini, l’arch . Emanuela Carpani, la dott. Anna Maria Guiducci ed il Prof. Tomaso Montanari. Una presentazione che tra l’altro, grazie all’intervento di Tomaso Montanari, ha messo in evidenza contraddizioni e discussioni proprio sul tema del restauro di grandi opere d’arte in un momento storico come il nostro, dove lo stato sembra voler pregiarsi del mostrare un ristretto numero di opere come simboli di presunta grandezza dell’Italia, trascurando le dinamiche di fondo e le vere necessità della nostra arte.
Altro seguito ed apprezzato evento il convegno sul Medioevo svoltosi fino a ieri all’Archivio di Stato e nato da un progetto di collaborazione tra lo stesso Archivio, Il Centro Studi Fabrizio de Andrè dell’Università di Siena, il Comune di Siena e la Fondazione Fabrizio de Andrè. L’evento, dal titolo Da Carlo Martello a Il nome della Rosa – Medioevo rivisitato, ha posto l’accento su come il Medioevo sia stato modernamente riletto, rivisitato, rappresentato da grandi artisti della musica, del cinema, della cultura come Monicelli, lo stesso De Andrè, Pasolini o Dario Fo.
La Settimana della Cultura prosegue fino al 25 aprile compreso, con visite guidate straordinarie e gratuite di musei come il Museo Civico di Sarteano il 24 e 25 aprile fino alle 19, il Festival di Musica in Etruria a San Casciano dei Bagni la sera del 24 aprile, ed una interessante presentazione sull’Esoterismo, con Claudio Cesa, presso l’Archivio di Stato di Siena, coordinato da Roberto Barzanti, in programma il 22 aprile alle ore 17.30. Prevista anche la visita dell’Eremo di San Leonardo al Lago sabato 24 aprile dalle ore 9.30. Come dire: un ventaglio di iniziative che, da un angolo differente, osserva e propone la nostra cultura dalle origini fino ad oggi