"Dopo il deserto, oltre il mare", musiche dall’Africa Occidentale con Jabel Kanuteh
SIENA. Giovedì 22 febbraio alle 21, l’Auditorium Santa Chiara (via di Valdimontone 1) ospiterà il secondo appuntamento di “Tradire. Le radici nella musica”. Il viaggio musicale, centrato quest’anno sulla voce e sui canti, questa volta passa dall’Africa Occidentale, con Jabel Kanuteh, griot e suonatore di kora proveniente dal Gambia. Un griot è “colui che ha ereditato il dono della parola”. Jabel lo ha ricevuto dai suoi avi, e come i suoi antenati di mille anni fa ha raccolto racconti e miti da cantare fra fiere e villaggi. Durante il cammino, la storia degli antichi imperi africani si trasformava in musica, diventava tradizione, e nel canto guadagnava l’eternità. Di generazione in generazione, frammenti di quella storia hanno attraversato terre, guerre e carestie, salvandosi nel suono della parola viva.
Ma Jabel non si è fermato. Ha dovuto proseguire il suo viaggio oltre gli orizzonti del suo Paese. Ha lasciato tutto ed è partito, portando con sé il ricordo di quei canti, il sapere della musica, la memoria del suo popolo. Dopo venti giorni di cammino nel deserto, transitando per il Mali e la Libia, e dopo tre giorni di mare, ha raggiunto le coste italiane.
Oggi vive a Pesaro. Ha riavuto la sua kora, e ha ricominciato cantare. Il dialogo fra la sua voce e le corde pizzicate dell’arpa africana ha ritrovato il suono che gli avi gli avevano donato.
E il viaggio, finalmente, si inverte: ora, con la sua musica, Jabel può accompagnarci laggiù, lungo villaggi, volti, territori che si espandono lontani da qui, oltre il mare, dopo il deserto.
L’ingresso è gratuito. L’appuntamento sarà preceduto come di consueto da una degustazione a cura del Consorzio Vino Chianti Classico ispirata alle musiche suonate, a partire dalle 20.30.
Info e programma completo: www.chigiana.it; info@chigiana.it, tel. 0577 220927.