MONTALCINO. La mia "poesia" è un momento di riflessione in questi giorni in cui tutti gli uomini dovrebbero pensare e riflettere per un momento oltre i limiti dell'umano vivere. Così come osava dire il premio Nobel per la pace 1964 Martin Luther King, "noi abbiamo imparato a volare come uccelli, a nuotare come pesci, ma abbiamo dimenticato come vivere da fratelli"…In quest’ottica di amore verso i miei simili e verso la mia terra, ho voluto dedicare una poesia a quest’ultima.
Al mio paese "Montalcino"
Batte un cuore
nasce una vita nuova,
l'estate segue la primavera
la primavera segue l'inverno
ed ancora questo precede
l'autunno.
Le gioie, le sofferenze,
le solitudini, la tristezza
tutto ciò poca cosa
a confronto di un
battito d'ali di un uccello
in volo nel cielo azzurro.
Gli uomini dovrebbero
apprendere nel dono da loro,
molto spesso si offuscano gli occhi
e cadono carponi.
Come gli aquiloni
tenuti dal filo
che vanno nel cielo.
I figli
come gli aquiloni
ma hanno pensieri propri
anche se scoccano
dal nostro arco.
Alla sera al tramonto
l'uomo
"vagabondo di penna"
affida la sua vita a Dio
ed all'alba
ed al di del mezzogiorno
le campane rintoccano,
loro parlano a tutti
e calmano i
venti.
Per me scrivere è diventato un dovere morale, perché nel silenzio delle mie giornate cerco di trovare nei miei pensieri il mondo,dando vita a tutte le persone che ho incontrato ed ancora di più che vado ad incontrare. Se l'io e il loro non diventa "noi" non daremo mai senso alla nostra realtà quotidiana ed alla nostra vita. Nella giornata mondiale della gioventù nel Giubileo del 2000 Giovanni Paolo II ha definito i giovani " Le sentinelle del nuovo giorno" una gigantesca barriera contro l'odio. Il loro desiderio era quello di incontrarsi e lo hanno fatto spontaneamente, come solo i giovani sanno fare, tutti animati da un solo auspicio: celebrare ed esaltare la pace, condannare la violenza, osannare alla libertà, difendere sempre ed a ogni costo la vita. Giovanni Paolo II ha partecipato, rimanendo a lungo tra i ragazzi, abbandonandosi alla commozione e all'entusiasmo. Ad ognuno di noi si chiede di ritrovare l'entusiasmo per camminare nella strada della vita tutti i giorni senza paura perché il Paese, con i suoi uomini o meglio con i suoi figli, è capace di questi gesti nobili, perché l'insegnamento ricevuto è diretto ad essere sensibili e sempre realisticamente altruisti. La nostra è una nobile terra portatrice di elevati valori ed è pure per questo, giustamente considerata e chiamata la nobile terra del vino, che fa da comunicatore per una aperta partecipazione a tutto il mondo del lavoro duro che la terra richiede.Anche quando le sofferenze sono quotidiane, dobbiamo sempre andare oltre.