SAN GIMIGNANO. Un tuffo nel passato della città turrita per scoprirne il fascino in bianco e nero. Sabato (6 dicembre) apre le porte presso la Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea “Raffaele de Grada” di San Gimignano la mostra “Visioni d’Antan”. Oltre 140 positivi originali in esposizione fino all’11 gennaio a seguito del riordino e l’inventario, appena conclusosi, dei circa 1700 positivi che costituiscono la sezione storica dell’archivio fotografico della Biblioteca Comunale.
In mostra, dunque, tratti di storia e di cultura della città turrita immortalati in uno scatto fotografico. L’esposizione intende documentare, oltre al continuo mutare della scena urbana, in questo caso rappresentata da immagini cronologicamente riferibili al periodo compreso tra la seconda metà dell’ottocento e gli anni quaranta del novecento, l’attività di una nutrita schiera di fotografi che iniziavano a fotografare le “città d’arte”. Rientrano in questo gruppo di fotografi professionisti gli operatori facenti capo ai fiorentini Fratelli Alinari, il grossetano Raimondo Adriani, i senesi Paolo e Galileo Lombardi oppure gli Anderson di Roma; vanno inoltre citati Alessandro Logi e i fratelli Fontanelli, fotografi sangimignanesi anch’essi ben rappresentati nel complesso della sezione storica dell’Archivio Fotografico. Alle riprese realizzate dai professionisti si aggiungono serie di immagini derivanti dall’attività privata o amatoriale, alcune delle quali compaiono in mostra, consentendo un confronto serrato tra fotografie particolarmente raffinate e altri scatti, d’occasione o estemporanei, di minor qualità tecnica ma di pari valore documentario.
In mostra, dunque, tratti di storia e di cultura della città turrita immortalati in uno scatto fotografico. L’esposizione intende documentare, oltre al continuo mutare della scena urbana, in questo caso rappresentata da immagini cronologicamente riferibili al periodo compreso tra la seconda metà dell’ottocento e gli anni quaranta del novecento, l’attività di una nutrita schiera di fotografi che iniziavano a fotografare le “città d’arte”. Rientrano in questo gruppo di fotografi professionisti gli operatori facenti capo ai fiorentini Fratelli Alinari, il grossetano Raimondo Adriani, i senesi Paolo e Galileo Lombardi oppure gli Anderson di Roma; vanno inoltre citati Alessandro Logi e i fratelli Fontanelli, fotografi sangimignanesi anch’essi ben rappresentati nel complesso della sezione storica dell’Archivio Fotografico. Alle riprese realizzate dai professionisti si aggiungono serie di immagini derivanti dall’attività privata o amatoriale, alcune delle quali compaiono in mostra, consentendo un confronto serrato tra fotografie particolarmente raffinate e altri scatti, d’occasione o estemporanei, di minor qualità tecnica ma di pari valore documentario.
L’inaugurazione della mostra si terrà sabato 6 dicembre alle 17.30 e rimarrà aperta tutti i giorni dalle 11 alle 17.30